Incidenti mortali sul lavoro in aumento in Sicilia. Secondo i dati Inail, in Italia è pari al 15%, nei primi 8 mesi del 2015 e solo in Sicilia rasenta il 20%.
Una crescita dovuta a diversi fattori fra i quali c’è anche la conclusione del piano straordinario della Prevenzione che la Sicilia aveva messo in campo, fino allo scorso anno, risorse umane ed economiche con un incremento di ispettori e verifiche. La Sicilia, dunque, corre ai ripari con un nuovo piano di prevenzione che è stato presentato al Ministero nello scorso maggio ed è in attesa di approvazione e dunque dei relativi stanziamenti economici. Per far fronte alla situazione, infatti, l’assessore per la Salute Baldo Gucciardi ha emanato una circolare ai direttori delle Asp chiedendo di mantenere almeno i livelli di personale e controlli fin qui dimostrati dalla Regione.
“Si tratta di una attività fondamentale – dice il dirigente generale del dipartimento Attività sanitarie della Regione siciliana, Ignazio Tozzo – nella quale dobbiamo spenderci per migliorare le nostre performance in prevenzione degli incidenti mortali sul lavoro e delle malattie professionali. Una sfida nella quale dobbiamo impegnarci tutti per promuovere la salute dei siciliani”.
A Trapani diminuiscono gli infortuni sul lavoro, ma aumentano le malattie professionali. Il dato è stato snocciolato dalla sezione trapanese dell’Anmil che ha celebrato la «Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro» giunta alla sessantacinquesima edizione. Nel 2014, nel Trapanese , si sono verificati 1.670 incidenti sul lavoro con una percentuale del – 6,28 per cento rispetto all’anno precedente. Cinque, invece, gli infortuni mortali.
«A preoccupare – ha detto il presidente dell’Anmil, Gioacchino Adamo – sono le malattie professionali che nei primi 8 mesi del 2015 sono aumentate di ben 100 unità, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, passando dalle 38mila patologie denunciate ad agosto 2014 alle oltre 39mila del 2015». «Ad allarmare - ha aggiunto – anche il dato sui lavoratori deceduti lo scorso anno con riconoscimento di malattia professionale che sono stati 1.488: un numero impressionante».