Il gup Francesco Parrinello ha rinviato a giudizio una coppia marsalese accusata di avere a lungo maltrattato i tre figli adottivi. Tre bambini, poi ragazzi (adesso due sono maggiorenni), nati in un paese dell’Est europeo poi affidati dal tribunale dei minorenni a una comunità. Secondo l’accusa, i tre figli adottivi sarebbero stati picchiati, costretti a fare le pulizie, non avrebbero potuto frequentare coetanei, parlare la lingua della loro nazione d’origine e, come se ciò non fosse sufficiente, sarebbero stati costretti a vivere in un garage. Il processo alla coppia inizierà il prossimo 7 aprile. Ad assistere i tre ragazzi (uno è ancora minorenne) sono gli avvocati Salvatore e Laura Errera. La vicenda, nel 2014, ha già avuto uno sviluppo giudiziario in sede civile. Un anno e mezzo fa, infatti, il Tribunale di Marsala ha condannato i genitori adottivi al mantenimento dei due maggiorenni (il minorenne è ancora in comunità), ai quali devono versare 300 euro al mese ciascuno. Più che assegno di mantenimento, si può definire un contributo. E proprio a seguito di quanto emerso in sede civile, fu avviato anche il procedimento penale per maltrattamenti approdato, adesso, nel rinvio a giudizio. Davanti al gup Parrinello, i due figli maggiorenni si sono costituiti parte civile, mentre per il minorenne il pm ha chiesto e ottenuto la nomina di un curatore speciale, che il magistrato ha individuato in Laura Errera. Sarà il legale a rappresentare il minore nel “conflitto di interesse” con i genitori.