E' arrivata a Trapani la nave che ieri ha soccorso e salvato in mare 723 persone. Lo sbarco dei naufraghi è in corso, e c'è anche un morto. La nave “Siem Pilot” batte bandiera norvegese. Molte le persone che necessitano di cure mediche, principalmente per segni di assideramento, ricoverate all'ospedale Sant'Antonio Abate. Sei persone, inoltre, sono state fermate, perchè sospettate di essere gli scafisti. I migranti provengono da Nigeria, Gambia, Somalia, Eritrea, Etiopia, Senegal, Sudan, Costa d’Avorio, Mali e Guinea.Tra di loro anche un disabile, 20 donne in gravidanza e 29 minori non accompagnati. Questi ultimi saranno ospitati nei centri di Trapani, Valderice, Marsala, Mazara, Salemi, Poggioreale, Agrigento e Palermo.
Sono 968 le persone soccorse, nella giornata di ieri, in otto distinte operazioni effettuate nel Canale di Sicilia con il coordinamento dalla Centrale operativa della Guardia Costiera.In 400 saranno trasferiti all’hotspot di Trapani, in contrada Milo e li’ saranno identificati dal personale di Easo, Frontex ed Eurojust, presenti anche durante lo sbarco. "L'hotspot di Trapani - dichiara il prefetto Leopoldo Falco - può contenere solo 400 persone. Gli altri li dobbiamo trasferire. Sarebbe meglio, per il futuro, che le navi si adattassero a questa capienza, ma non sempre è possibile, anche perchè le navi raccolgono più naufraghi possibili". "Certo è - aggiunge Falco - che non ci possono essere solo due hotspot in Italia, ma vanno aumentati. Noi facciamo nostro il lavoro, ci vorranno alcuni giorni per identificare tutti".