Ormai la città è salva! E’ stata liberata dall’imbarazzo di un Consiglio Comunale divenuto ormai scomodo e da molti definito inadeguato. Le dimissioni ad oggi di quasi tutti i consiglieri comunali , ne ha comportato la decadenza e il contestuale scioglimento e commissariamento .
Io , dopo un’attenta riflessione ed un’approfondita lettura di tutti i comunicati e delle posizioni assunte da gruppi politici , sindaci , deputati e ministri , anche se il mio gesto non ha più nessuna rilevanza e non produce alcun effetto di tipo amministrativo , ho deciso di non dimettermi anche se già depotenziato , per dare una precisa ed inequivocabile risposta politica alla città e al sindaco Errante e alla sua amministrazione .Sono pervenuto alla determinazione che non posso lasciare da solo il sindaco e non sarebbe giusto non ottemperare e non spiegare alla città gli impegni assunti in questi ultimi e tormentati giorni di vera passione politica cittadina e nazionale .
Nelle ultime conferenze dei capigruppo consiliari , che si sono svolte la scorsa settimana , il sindaco ci aveva prospettato la richiesta non formale ed esposta in maniera non ufficiale dal Prefetto ed in particolare da parte del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica , di trovare subito 16 consiglieri disposti a dimettersi immediatamente , perché potevano ravvisarsi “ altre circostanze” determinanti nuovi imbarazzi per la città . Durante la stessa riunione con l’intervento del Presidente del Consiglio Comunale , molti consiglieri di maggioranza e di opposizione si erano detti disponibili a dimettersi immediatamente “ seduta stante “. Nel proseguo della stessa riunione , il sindaco dichiarava come esplicitato in verbale che anche Lui contestualmente avrebbe rassegnato le sue dimissioni perché come aveva anticipato sia al Prefetto che al Comitato , Lui essendo un sindaco politico , se si dimetteva il Consiglio , lo avrebbe seguito contestualmente ed immediatamente .
L’indomani nella seconda conferenza , svoltasi sabato mattina , il clima e le richieste erano cambiati , non si gridava più “ al lupo….al lupo “ , si stilava un nuovo documento di autosospensione , per dare un ulteriore forte messaggio a Giambalvo , si decideva di aspettare almeno fino a lunedì 14 marzo , prima di assumere ulteriori decisioni politiche sempre nell’ambito ed in sede della conferenza dei capigruppo .
Durante queste riunioni , però si svolge un fatto gravissimo : il sindaco volutamente omette di riferirci della sua visita a Roma e degli impegni assunti per Lui dal Ministro Alfano , che lo vedeva dimissionario su sua richiesta ed impegno pubblico preso da leader del suo partito . Noi consiglieri questa decisione l’abbiamo appresa sabato pomeriggio da notizie di stampa e l’abbiamo ascoltata interamente domenica sera durante il servizio delle Iene .
Quindi viene spontaneo chiedersi il perché in un contesto così delicato e determinante per le sorti della città, il sindaco non ci racconta tutta la verità degli incontri e delle decisioni prese ? Perché poi continua a smentire quello che si era detto il giorno prima o che si era verbalizzato nella conferenza dei capigruppo ?
Il sindaco , invece era pervenuto ad un’altra determinazione , rimanere con la sua Giunta ; per non adempiere all’ordine del Ministro , ha provocato le dimissioni della sua maggioranza , che stranamente non riusciva a compattare qualche giorno prima , quando chiedeva l’ausilio del Presidente del Consiglio e dell’opposizione , anzi come dice la nota del Ministro Alfano “ ha fatto esercizio della propria leadership per orientare questa decisione “, con una vera e propria fuga in avanti , senza coinvolgere la restante parte del Consiglio che giorni prima aveva dato grande disponibilità alle dimissioni di tutti “ congiuntamente e serenamente “.
Sig. sindaco sono troppe le scorrettezze politiche , commesse per raggiungere il suo scopo , ovvero quello di liberarsi del consigliere Giambalvo e della nostra ferma opposizione politica , ampiamente documentata negli atti amministrativi vagliati , per essere libero e rimanere senza nessun controllo politico , mandandoci tutti a casa . Invece Lei ,responsabile diretto ed unico dell’ingresso di Giambalvo in Consiglio Comunale attraverso suoi specifici accordi e convenienze di maggioranza politica ,vuol rimanere imperterrito al suo posto ed anche ammettendo pubblicamente i suoi errori , non trova il coraggio di seguire le sorti del Consiglio Comunale e sottoporsi al giudizio della città . Complimenti ,bella coerenza rispetto agli impegni assunti nella conferenza dei capigruppo , con il Prefetto e con l’intero Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica .
Io , adesso da uomo libero da impegni pubblici o partitici , attendo le sue dimissioni , rifletta ed analizzi pure tutti i passaggi politico amministrativi che ci hanno condotti a queste decisioni , non appena sarà pronto e deciso a dimettersi , lo farò anch’ io . Insieme siamo stati eletti ed insieme ci dimetteremo .
Abbiamo sacrificato i nostri principi democratici per salvare lo Stato di Diritto dagli effetti di un vuoto normativo per salvaguardare la moralità e il rispetto della vita , oltraggiati e offesi da un rappresentante eletto dal popolo . Adesso si dovrà elaborare una riforma del Diritto Pubblico e degli Enti Locali ; il caso Giambalvo è entrato nelle pagine di storia e sarà menzionato da dottrina e giurisprudenza .
L’intera città ha bisogno di cambiare pagina e di spegnere i clamori mediatici che si sono alimentati giornalmente con l’attenzione di tutta la stampa nazionale e virtuale , ma tutto ciò non sarà possibile , fin quando non ci saranno le nuove elezioni e un rinnovo politico dell’intera amministrazione .
Sindaco , la città aspetta le nostre dimissioni , non prenda esempio da Giambalvo , e non ci convinca che per il bene comune Lei debba rimanere ad amministrare , sarebbe un brutto esempio , per i nostri figli e per le generazioni future .Abbiamo una grande responsabilità, l’uomo delle istituzioni svolge per primo un ruolo esemplare.
Ninni Vaccara