Riscossione Sicilia, nuova puntata della telenovela. Il presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta, ha infatti deciso di nominare il successore di Antonio Fiumefreddo, defenestrato dall'Ars. Ed è... Fiumefreddo. Insomma, Crocetta sembra non voler e poter fare a meno dell'avvocato catanese, che ha tentato più volte anche di avere in Giunta scontrandosi con il veto dei partiti della maggioranza. Un mese fa Fiumefreddo veniva rimosso dalla società che in Sicilia fa (male) le veci di Equitalia, perchè si erano dimessi due componenti del Cda. Secondo il noto avvocato penalista si sarebbe trattato di una ripicca nei suoi confronti: aveva «osato» pignorare le indennità parlamentari dei deputati dell’Assemblea regione siciliana, avendo scoperto che 64 parlamentari su 90 avevano pendenze col fisco.
Adesso Fiumefreddo torna con ancora più poteri: è amministratore unico. Il governatore Crocetta ha motivato la decisione con la «fiducia» che l'avvocato si è guadagnato per il lavoro svolto e con l'attuale normativa, che prevede «che nelle società in house non esista più il cda a tre, ma una governance affidata a un unico soggetto».«Nel caso in cui l'Ars decida di approvare il ddl già presentato all'interno della finanziaria e inserito tra gli articoli della legge stralcio, che sarà discussa prossimamente che prevede un cda composto da tre persone - ha dichiarato Crocetta - si procederà alla rielezione secondo legge».
Tra i primi a commentare la scelta di Crocetta è stato Giovanni Panepinto. Il presidente della sottocommissione all’Ars su Riscossione Sicilia dichiara: « La scelta dei nuovi vertici della società deve essere basata sulla competenza e deve ricadere su nomi che possano unire e rasserenare un clima che si era fatto fin troppo teso».
«Da oggi raccoglierò le firme per la mozione di sfiducia. Il presidente Crocetta non può sfidare il parlamento in questo modo decidendo di non mantenere gli impegni assunti in occasione dell’approvazione della Finanziaria», ha dichiarato il deputato dell’Ars Vincenzo Vinciullo commentando la notizia della nomina di Fiumefreddo. «L’unico obiettivo era raggiungere il pareggio di bilancio in modo tale che la Regione non fosse più considerata una regione canaglia nei confronti dello Stato. Abbiamo raggiunto questo obiettivo e ora non c’è più motivo per cui Crocetta rimanga alla presidenza della Regione», ha concluso Vinciullo.
“Questa non è una mia vittoria, ma una vittoria della gente onesta” dichiara Antonio Fiumefreddo. “E sono più forte di prima”, precisa l'ex presidente e adesso amministratore unico di Riscossione Sicilia, decaduto nei giorni caldi della Finanziaria e appena rinominato dal governatore Crocetta, “che ha dimostrato un grande coraggio”.