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02/08/2016 00:00:00

Scrive Enzo Maggio, sui gravi problemi dell'agricoltura locale

Dopo l'incontro di fine giugno svoltosi al centro Polivalente di Petrosino insieme alla delegazione di Campobello di Mazara, alla presenza dell'Assessore all'Agricoltura e di una folta componente della CIA campobellese e dell'Assessore all'Agricoltura del comune di Petrosino Luca Badalucco, è stato fatto il punto sulla situazione per il canone irriguo consorzio Trapani TP1. A seguito di questo incontro partecipato come sempre da tantissimi agricoltori che ci seguono provenendo da ogni parte della provincia, è stata manifestata la volontà di opporsi anche duramente; sia per la rete strutturale il più delle volte fatiscente, sia per il mancato pagamento per il canone dell'anno 2015. C'è da dire che dopo l'incontro avvenuto con l'Assessore all'Agricoltura Antonello Cracoloci risoltosi postivamente, anche se rimangono insoluti problemi vecchi ( come quello della rete idrica), l'impegno costante del Direttore del consorzio TP1 a seguire l'attività è stata una garanzia per gli utenti a poter irrigare, pur permanendo il problema dei pagamenti per il canone irriguo anno 2015 quadruplicato, come abbiamo detto e scritto più volte rispetto agli anni precedenti.  La politica regionale deve fare di più, deve fare il possibile ed agevolare gli agricoltori per abbassare questo canone. L'agricoltore non può sostenere queste somme in un periodo di crisi. Attualmente il prezzo delle uve non consente neanche di poter iniziare la vendemmia, le cantine non riescono a dare una giusta remunerazione ai soci che conferiscono l'uva, i costi di produzione aumentano in maniera vertiginosa, specie quest'anno che si sono dovuti fare trattamenti in più per poter salvare la produzione. Sia le uve bianche che le uve nere sono di ottima qualità, ma secondo le previsioni con un quantitativo inferiore rispetto all'anno scorso, a causa delle temperature che non hanno favorito la vegetazione della vite. Se aggiungiamo la mancata percentuale di produzione con i prezzi di mercato che rimangono stazionari, possiamo comprendere il disagio dell'agricoltore nel coltivare queste terre e nel pagare ciò che viene imposto da parte del consorzio e da altri enti che chiedono i tributi, contributi ecc. Ci si chiede perchè in questi giorni tanti hanno preso posizione a difesa del grano per i prezzi troppo bassi, dichiarazione del Ministro Martina «Vogliamo tutelare il reddito di chi produce e valorizzare il grano italiano» verrà dato un fondo di 10 milione di euro. Circa 6 mesi fa il Ministro Martina è intervenuto a favore delle arance e agrumeti di Catania, Ribera, ecc... contemporaneamente per la crisi del cieligino di Pachino, poi sull'ortofrutta di Vittoria. Mi chiedo dell'uva e del vino di questa provincia chi se ne occupa? Il responsabile della CIA di Petrosino ha sempre fatto la propria parte, rischiando il più delle volte la vita, pur di difendere questo e qualche altro settore che non vivono momenti tranquilli, per fattori che dovrebbero essere meglio approfonditi dalla politica. Il settore dell'ortofrutta nelle zone di Marsala, Petrosino, Mazara del Vallo, vive il disagio per il mercato che non cambia mai a favore del produttore. Per tutte queste problematiche è necessario che la classe dirigente faccia sentire la propria voce, che sappia fare arrivare un grido di protesta al Ministro e ai nostri Parlamentari Europei. Come mai il Ministro dell'Agricoltura interviene su tutti gli altri settori e sul settore vitivincolo rimane il silenzio? E' grave quello che sta accadendo nella provincia di Trapani, ovvero la scomparsa della viticoltura senza che nessuno se ne accorga. E' arrivato il momento dunque della dura protesta nella quale gli agricoltori facciano sentire la propria voce, con la consapevolezza che l'unica strada da intraprendere rimane la lotta nelle sedi opportune per la salvaguardia delle loro aziende.

  

Enzo Maggio - Cia di Petrosino