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23/11/2016 20:00:00

Trapani, la Biblioteca Diocesana un modello per tutta la Sicilia

L’auspicio che “l’esperienza di Trapani sia uno stimolo per tutta la Sicilia a lavorare in quella direzione nell’ottica del Mab, ossia della collaborazione tra archivi e biblioteche”. Ad esprimerlo è don Fabio Raimondi, incaricato regionale beni culturali ecclesiastici della Regione ecclesiastica Sicilia, intervenuto a Roma all’incontro “Mano ai libri”. A raccontare la storia della biblioteca diocesana di Trapani è don Liborio Palmieri, direttore della stessa e del museo diocesano: da un ammasso di libri buttati alla rinfusa e abbandonati in un Seminario costruito alla fine degli anni 50 ad una vera biblioteca che comprende uno spazio “aperto” per il fondo moderno e un fondo “antico” soppalcato con 7mila volumi. La prima sezione, “Il piccolo principe”, è dedicata a bambini e ragazzi. Obiettivo dell’iniziativa: “Produrre una proposta culturale di alto profilo in dialogo con la contemporaneità, curare la correttezza dell’impostazione scientifica per la conservazione di fondi antichi e moderni secondo i più moderni criteri biblioteconomici, affinare la proposta educativa per bambini e ragazzi, anche con appuntamenti di lettura ‘ad alta voce’, mantenere la sintonia con le proposte pastorali della diocesi e il cammino di fede della comunità”. Il tutto grazie all’aiuto dell’Ufficio nazionale beni culturali della Cei e alla sensibilità della diocesi. Tra le donazioni di volumi più significative, quella di monsignor Alessandro Plotti, per 22 anni arcivescovo di Pisa scomparso nel 2015. La biblioteca organizza anche incontri d’autore, appuntamenti cinematografici e le iniziative “Giovani contesi” per consentire a giovani laureati di presentare al pubblico tesi di laurea meritevoli. Buone le collaborazioni con la Soprintendenza e le università.