Clara Ruggeri, assessore alle politiche sociali e culturali del Comune di Marsala. Oggi inizia la stagione teatrale.
Invitiamo tutti i cittadini marsalesi a venire al Teatro già al primo spettacolo di questa sera, Filomena Marturano di Edoardo De Filippo.
Dove si terranno gli spettacoli?
Quest’anno tutti gli spettacoli saranno al Teatro Impero. Sempre alle 21:30, solo due di pomeriggio, alle 18:00 perchè di domenica.
Si rischia tanto all’Impero?
Vogliamo rischiare, anche se non ci saranno mille persone vogliamo dare l’opportunità a tutti di venire a teatro.
I prezzi sono abbordabili?
Sì, abbiamo ridotto i prezzi. 25 euro la platea, 20 euro il secondo settore e la galleria 10. Ma ci sono i bonus cultura per i docenti e per gli studenti diciotteni.
Cosa ha detto Ginetta Ingrassia e la commissione consiliare di questo programma?
Sono andata in commissione, ho presentato il programma e mi sembra siano soddisfatti anche perché, tra l’altro ci sono artisti locali, ci sarà uno spettacolo di una produzione marsalese il 26 aprile e speriamo poi possa andare in giro in altri teatri siciliani e italiani, e poi ci sarà in programma un laboratorio teatrale con artisti locali curato da Matteo Tarasco incentrato su Pirandello.
Il costo di questo cartellone 130mila euro, sono pochi o tanti?
E’il giusto. Questo è un cartellone che offre una gamma varia di spettacoli che passano dalla prosa alla musica ai concerti e al cabaret, quindi spettacoli per tutti i gusti. Certo se volessimo potremmo fare molto di più e portare qualcosa di trascendentale, ma ci siamo contenuti e penso sia una stagione di tutto rispetto.
Cosa state facendo per sensibilizzare i cittadini a venire a teatro?
Noi ci stiamo provando. Ci sono delle opportunità. Intanto abbiamo abbassato i biglietti. Ci sono i bonus studenti e docenti, i pacchetti scontati, e quelli per gli under 18 che avranno fino al 50% di sconto e poi ci sono due sponsor (Donnafugata e Zicaffè) che hanno deciso di regalare dei biglietti alle scuole. C’è una grande sensibilizzazione per i giovani, affinchè si avvicinino e imparino ad andare al teatro che è cultura. Una città deve investire sulla cultura. Noi pensiamo che la formazione e la cultura faccia crescere la gente in un altro modo. Questo ci hanno insegnato gli antichi greci e noi proviamo a fare questo.
Il presidente del consiglio comunale Sturiano dice, da dove prendete i soldi? Glielo avete spiegato?
Da quello che era stanziato nel bilancio per la cultura. Quando è stato approvato sono rimasti i soldi e li abbiamo potuti investire. Penso che tutto il suo gruppo sia favorevole che si faccia cultura in questa città. L’idea era anche quella di venire incontro agli artisti locali, ci saranno degli spettacoli acquistati dall’amministrazione e abbiamo deciso di fare una direttiva per concedere il teatro gratuitamente a chi fa rassegne tra le realtà locali.
Assessore, cambiamo argomento, ci sono diverse iniziative per le fasce deboli in vista delle festività natalizie.
Sì, ci sono in corso per ora tanti bandi. Ci sono il bonus di natale e l’assegno civico.
Quando è il fondo previsto per il bonus di Natale?
Dovrebbe essere intorno ai 150mila euro.
Sono aumentati gli indigenti in città in questi due anni?
C’è tanta richiesta. Ci sono tante persone che avevano un lavoro e adesso non ce l’hanno più. Ci sono persone che non hanno casa, che non hanno da mangiare, gente che con molta dignità prima svolgeva un’attività e adesso si trova in mezzo ad una strada. Ed è tragica questa situazione. Abbiamo l’assegno civico, una cosa molto dignitosa perché non è solo dare un bonus ma c’è una prestazione lavorativa da offrire.
Ha suscitato polemiche tra i nostri lettori il fatto che il bando sia aperto anche gli extracomunitari in regola.
Certo, se sono in regola e vivono da un anno a Marsala, hanno lo stesso diritto di tutti gli altri cittadini.
L’assegno civico riguarda la guardiania davanti alle scuole?
No, questo lo facciamo con l’altro progetto, “Assistenza integrativa anziani”, che prevede per gli ultra 65enni la guardiania all’ente mostra, nelle scuole e nei locali del comune. L’altro prevede, invece, un’attività lavorativa: pulizia dei locali, bagni pubblici e pulizia del verde. L’altro bando che stiamo facendo è “Braccia aperte”, un progetto che prevede cento euro al mese per cinque mesi per persone indigenti che possono andare a fare acquisti in un supermercato convenzionato con il comune.
Un volta c’era la prepagata del Governo, c’è ancora?
Sì adesso c’è il SIA, sostegno inclusione attiva che è in vigore da un anno ed è diretto a chi ha figli minori e/o disabili e prevede una carta prepagata che va da 80 a 400 euro mensili e poi c’è la presa in carico da parte del comune di tutto il nucleo familiare con varie attività.
Assessore ma si possono cumulare questi benefit?
No, noi abbiamo deciso ad esempio di dare il bonus di Natale a chi non usufruisce degli altri servizi.
Assessore queste misure sono di contrasto alla povertà, c’è qualcosa che va oltre e che sia d’incoraggiamento alle famiglie?
Sì il SIA ora si trasformerà in REI, reddito d’inclusione e allarga la platea anche alle persone più adulte che si lamentavano del fatto che non potevano usufruire del SIA. Prossimamente pubblicheremo questo nuovo bando e le persone potranno venire a presentare le domande. Prevede una carta prepagata per trent’anni e anche un’attività lavorativa.
Dove si deve andare al comune per avere tutte le informazioni necessarie?
In via Falcone, negli uffici comunali dei servizi sociali.
Assessore Ruggeri ci sono altri tipi di sostegni oltre a quelli del reddito?
Ci sono sostegni alle diverse categorie. Ma ci sono gli interventi per gli anziani e i disabili. Siamo riusciti per la prima volta a portare avanti un progetto di assistenza all’autonomia e alla comunicazione nelle scuole, cosa che il comune non faceva. Siamo riusciti a recuperare una parte importante del budget per aiutare queste categorie che necessitano di più attenzione.
Clara Ruggeri se lei fa tante cose perché l’attaccano sempre in consiglio. E a proposito, Daniele Nuccio ha sollevato dei dubbi sulla trasparenza dell’operato del ramo servizi sociali del comune.
Io dico che se ci sono delle certezze si devono fare nomi e cognomi e denunciare e noi siamo pronti ad accoglierle. Ma buttare fango al volto senza una certezza non mi piace.
Lei non ha mai avuto conferma di quello che dice Nuccio?
Non ci sono dati concreti, io non li ho visti. Certo lì ci sono tante cooperative che lavorano con il Comune, ci si occupa di migranti con gli Sprar, c’è un lavoro incredibile in quell’ufficio, passa tanto denaro quello sì, ma io non posso dire e non ho visto mai niente che possa farmi venire dei sospetti. Dico a chi fa delle illazioni perché non denuncia? Perché non fa nomi e cognomi e allora saremo tutti d’accordo.
A Marsala qualche settimana fa è accaduto un episodio di violenza inaudita ad Amabilina e in quell’occasione qualcuno ha detto dove sono le istituzioni. In realtà non è così perché lei ha detto che, come servizi sociali, vi eravate occupati da tempo di questa famiglia.
Io di solito non rispondo alle provocazioni e normalmente lascio stare tutti quelli chi ogni mattina si alzano e hanno qualcosa da dire. Penso che bisogna essere precisi e informarsi e non buttare fango così. In quell’occasione mi sono seccata. I servizi sociali che ringrazio per il lavoro che svolgono, avevano seguito da tempo quella famiglia difficile anche in quell’occasione. Ma noi non andiamo ogni giorno sul giornale per dire quello che si fa. I servizi sociali si occupano di queste categorie e anche di persone che subiscono violenza. Abbiamo aperto la Casa Viola, un centro di prima accoglienza, c’è il centro antiviolenza e noi tutto il lavoro attorno a questo tema non lo vogliamo assolutamente pubblicizzare visto la delicatezza.
C’è ancora lo spazio arcobaleno di San Pietro?
Sì è attivo, era l’ex ludoteca di un tempo. E’ uno spazio autogestito da mamme molto volitive e molto brave che creano delle attività con i loro figli. Adesso sta andando lì un altro progetto del Comune che prevede un sostegno alle famiglie, non tanto disagiate economicamente ma che hanno un disagio nei rapporti familiari e con i bambini, un progetto voluto dal Ministero in collaborazione con l’Asp di Trapani.