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17/01/2018 06:00:00

Trapani verso il voto, presentata la candidatura di Peppe Bologna. Guaiana in campo

 Ufficializzata  la candidatura a sindaco della città di Trapani di Peppe Bologna.

“La mia è una candidatura di salute pubblica”, così Bologna in conferenza stampa.

Inusuale luogo di inaugurazione, la location per il taglio ideale del nastro  è il difficile quartiere di Fontanelle, denominato  il “Bronx”.

Un luogo abbandonato all'incuria e all'indifferenza delle istituzioni, un degrado sociale che lascia trasparire una Trapani che chiede aiuto,  che ha bisogno di riflettori puntati.

Bologna chiede che da Fontanelle si parta per dare seguito al suo di programma,  fatto di rilancio dell'azione amministrativa ma anche di snellimento della burocrazia. Una proposta che irrompe, si impone e che cerca alleanze in chi sia disposto a condividerne il programma elettorale.

Nessuna voglia di fare le primarie: “Sono una bufala” dice Bologna. Per il candidato sindaco quello delle primarie è sempre stato uno strumento utilizzato male, senza avere reale percezione della volontà di chi è chiamato a votare. In poche parole, sono pilotate.

Non si perde di animo, se anche Giacomo Tranchida dovesse essere candidato allora sarà una bella competizione.

 Nessun passo indietro per Bologna, che ha già pronto il suo vice sindaco: una giovane donna di 29 anni.

Come rilanciare il quartiere popolare di Fontanelle? Semplice: costruire un ristorante a sei stelle che attiri qui l'alta borghesia, questo uno dei progetti di Bologna sindaco.

Sui nomi che circolano di ipotetiche candidature, diretti competitor,   Bologna non tentenna: “ Tre nomi al giorno di cui due, il giorno successivo, non ci sono più”.  Intanto è già al lavoro per le liste a sostegno della sua corsa a Primo Cittadino, pare siano già complete, mancherebbe qualche donna di spessore.

Tanti gli incontri in agenda , con associazioni di categoria e sindacati, cambiando il metodo di proposizione: ““Non vado  a chiedere di cosa hanno bisogno.  Vado con il mio programma , se c’è qualcosa da modificare la modifico, come con Sicindustria. Mi hanno detto che non possiamo più tornare in possesso della discarica ed ho cambiato il mio programma sul punto”.

Il progetto più forte, ambizioso, del suo programma è la grande città che chiamerà Nuova Città:  Trapani, Erice, Valderice e Paceco.

Ci sarà prima una fase di rodaggio, dice Bologna, che prevede un consorzio di servizi. E poi sulla questione aeroporto è chiaro: bisogna lavorare in sinergia con l'aeroporto di Palermo. “ Birgi da solo non va nessuna parte”.

Sull'insistenza della candidatura di Tranchida, ironico Bologna risponde: “Dal Vangelo Secondo Luca...”.

E a Trapani si fa più insistente l'ipotesi di una candidatura a sindaco di Giuseppe Guaiana.

Il mancato assessore regionale, della Giunta  Musumeci,  pare abbia già pronte due liste, stavolta Guaiana correrebbe da uomo libero, senza sigle di partito.

Via da Forza Italia, gli azzurri lo hanno deluso. Il senatore, Tonino d'Alì,  non ha saputo imporre il suo nome con Gianfranco Miccichè, questo è costato a Guaiana la non  candidatura alle ultime regionali.

  Ufficializzato, intanto, la settimana scorsa il movimento civico, voluto da Guaina, “Amo Trapani”, il cui presidente è Giuseppe Randazzo, ex amministratore dell'Atm Trapani.

A cercare il dialogo con Guaiana è Mimmo Turano, leader dell'UDC in provincia di Trapani, assessore regionale.

Del resto Turano non ne ha fatto mistero, sarà forza determinante nell'indicazione del sindaco a Trapani e anche per il prossimo Presidente della Provincia se si dovesse tornare al voto.