Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
18/01/2018 07:10:00

Trapani, la Cassazione: "Mimmo Fazio non deve tornare agli arresti"

 Mimmo Fazio non deve tornare agli arresti domiciliari. Per lui resta solo il divieto di dimora a Palermo e il divieto di espatrio, per il resto è libero. Lo ha deciso ieri la Corte di Cassazione, alla quale l'ex Sindaco di Trapani aveva fatto ricorso dopo il rinnovo della richiesta di metterlo ai domiciliari da parte della Procura di Trapani nell'ambito dell'inchiesta Mare Monstrum. 

Per la Procura Fazio andava nuovamente arrestato per il rischio della reiterazione del reato, cioè della sua attività, frutto di corruzione, a favore della Ustica Lines. Ma Fazio si è dimesso da deputato (e comunque non si è neanche ricandidato), non ha più cariche pubbliche, e quindi non si capisce bene come possa continuare la sua "attività".

Ecco perché la Cassazione ha accolto il ricorso della difesa e ha annullato l'ordinanza del Tribunale del Riesame di Palermo che invece aveva dato ragione alla Procura di Trapani.

Fazio è indagato per corruzione e traffico di influenze nell'ambito dell'indagine «Mare Monstrum» A Trapani Fazio è indagato assieme all'armatore della Liberty Lines Ettore Morace e all'ex presidente del Cga siciliano Raffaele De Lipsis.

Fazio finì ai domiciliari a maggio scorso e tornò libero il 3 giugno, con l'ordinanza del gip che applicava il solo divieto di dimora a Palermo. L'ex deputato regionale e allora candidato sindaco Girolamo Fazio fu arrestato con l'accusa di aver fatto pressioni sull'ex presidente del Cga, Raffaele De Lipsis, per far rivedere una sentenza del Tar del 2017 che dava ragione alla Regione contro l'armatore Morace su un vecchio contenzioso. De Lipsis si è poi attivato nei confronti dell'attuale presidente del Cga Claudio Zucchelli. Inoltre Fazio in qualità di deputato regionale, secondo la Procura,  aveva difeso gli interessi dell'armatore e aveva  esercitato "indebite pressioni" nei confronti della dirigente del servizio, Maria Piazza. In cambio Fazio avrebbe ottenuto l'utilizzo di auto, come una Mercedes, l'assunzione del nipote Roberto Fazio alla Liberty lines (così si chiama adesso l'ex Ustica lines) e contributi per la campagna elettorale. 

Arrivato primo al primo turno delle elezioni per il sindaco di Trapani, nonostante fosse stato coinvolto nell'indagine sull'armatore Morace, Fazio non ha presentato la lista degli assessori di fatto ritirandosi dal ballottaggio.

La vicenda è poi andata avanti con diversi colpi di scena, politici e giudiziari.