Il turismo continua ad essere un tassello importante per la nostra Isola, a confermarlo è il decisivo aumento registrato nella provincia di Trapani dove, nei poli di maggiore attrazione turistica, si verifica un forte incremento sia nelle presenze che negli arrivi. È questo il dato che emerge da uno studio effettuato da Vacanza in Sicilia, portale storico peri soggiorni nell’isola, che ha messo a confronto i dati dei due anni precedenti.
Dall’analisi emerge che vi è stato un aumento del 48% dei visitatori italiani e un decremento del 9% dei turisti stranieri. In particolare, i visitatori italiani che giungono quì sono siciliani e lombardi, mentre tra gli stranieri sono i francesi, i tedeschi e gli inglesi che predominano per numero di presenze.
Un ruolo importante sicuramente è svolto anche dalla compagnia irlandese Ryanair e dall’aeroporto “Vincenzo Florio”, che con tariffe vantaggiose riescono a portare ogni anno molti visitatori sull’Isola.
Analizzando il movimento turistico, con riguardo alla scelta della tipologia ricettiva per la vacanza, si osserva che sia gli italiani che gli stranieri continuano a preferire l’hotel, anche se la scelta di b&b, agriturismi e case vacanze registrano una crescita del 40%.
Sono dati molto positivi che dovrebbe spingere gli operatori turistici ad adottare una politica di destagionalizzazione dei flussi, non solo grazie alle offerte Last minute in Sicilia, ma facendo in modo che l’offerta turistica abbracci l’intero arco dell’anno; anche se il picco è nei mesi di Luglio ed Agosto, bisognerebbe incentivare le presenze da Marzo a Giugno e da Settembre a Dicembre.
I motivi che spingono i turisti a scegliere la provincia trapanese non è legata esclusivamente al suo splendido mare e alle sue bellissime spiagge, ma chi decide di visitarla, anche nel resto dell’anno, sceglie questa parte di Sicilia per la sua natura, per la sua archeologia, le sue tradizioni e per l’ambiente sano.
Unici dati negativi si registrano, invece, sulla permanenza giornaliera dei turisti: in media quest’ultimi soggiornano per massimo due notti, a conferma che quello in provincia è un turismo “mordi e fuggi”.
Una sezione dello studio effettuato si concentra sul modo di fare turismo, che col trascorrere degli anni è cambiato, influenzato dall’evoluzione dei bisogni dei viaggiatori. Molti turisti prima di scegliere una meta cercano di reperire quante più informazioni possibili, aiutati dalle tantissime piattaforme che consentono di recensire o leggere su una destinazione turistica e su specifici servizi offerti localmente, costruendo così una “reputazione” di un determinato territorio.
L’anno scorso le regioni d’Italia più recensite per le vacanze, e quindi più visitate, sono state la Sicilia, la Lombardia, il Veneto, la Toscana e il Lazio.
Il turismo, dunque, si conferma come una porzione considerevole nell’economia siciliana, con grandi potenzialità e importanti margini di crescita.