20,00 - Tempo scaduto. Alle 20 di oggi scadeva infatti il termine per presentare le candidature. La novità, per il nostro territorio, è che non c'è Antonio D'Alì, senatore ininterrottamente dal 1994. Non si capisce bene chi sia la candidata o il candidato al posto di D'Alì per il centrodestra nel collegio Marsala - Trapani, mentre nel collegio di Mazara - Sciacca c'è Tony Scilla.
19,00 - C'è anche il trapanese Fabio Bongiovanni tra i candidati, corre per il Senato con l'Udc: "Carissime amiche e carissimi amici, è con molta emozione che mi accingo ad informarvi che ho appena sottoscritto la mia candidatura per “Noi con l’Italia Udc” per il Senato nel collegio proporzionale n. 1 che comprende le province di Trapani e Palermo. Sono certo che potete ben comprendermi se vi dico che per me è un grande onore, pur consapevole delle difficoltà che in questi tempi vive tutta la politica ed anche per le criticità che ogni giorno si manifestano davanti gli occhi di tutti nel tessuto sociale ed economico della nostra regione. Ma proprio per questo ho trovato dentro di me la forza e il coraggio di accettare la proposta di candidatura che mi è stata formulata. Per me la politica è ed è sempre stata, soprattutto, essenzialmente passione, impegno, servizio, rappresentanza. Sento di dovere ringraziare il mio partito che ha pensato a me per assegnarmi la gravosa responsabilità e concedendomi così l’ importantissima opportunità di rappresentarlo in questo nostro territorio e cercherò di esserne modestamente all’altezza, sicuramente al meglio delle mie capacità".
15,30 - - Pronte le liste di “Insieme”, la lista che comprende i Verdi, il Partito socialista e i prodiani. Alla Camera nel proporzionale i tre capilista della Sicilia occidentale sono la ex 5 Stelle Claudia Mannino, uscita dal Movimento dopo la vicenda delle firme false, il leader dei socialisti Nino Oddo e Pietro Lo Nigro.
L’ex deputato regionale ha rifiutato le candidature all’uninominale sia nel collegio di Trapani-Marsala che in quello di Mazara del Vallo. Al Senato il capolista nella Sicilia occidentale è il verde Carmelo Sardegna, in Sicilia orientale Maria Grazia Leone.
14,30 - Con ogni probabilità il senatore trapanese Antonio D'Alì non si ricandiderà al Senato per Forza Italia e il centrodestra nel collegio uninominale. Al suo posto ci potrebbe essere la marsalese Francesca Intorcia, che quindi sfiderà Paolo Ruggirello, per il centrosinistra, e Francesco Mollame per i Cinque Stelle.
13,30 - C'è anche l'avvocato Marcello Linares tra i candidati per le prossime elezioni politiche nel collegio plurinominale della Camera, a Marsala - Trapani. Lo annuncia lo stesso Linares:"Ho accettato, con senso di responsabilità e con entusiasmo, l’invito del Partito Democratico a candidarmi nella lista proporzionale per la Camera dei Deputati nel collegio di Trapani".
12,30 - Ecco i candidati del Movimento Cinque Stelle per l'uninominale. A Marsala per il Senato l'ingegnere Francesco Mollame. Per la Camera dei deputati invece la candidata è Piera Ajello. Nel collegio di Mazara la candidata è Vita Martinciglio.
07,00 - Oggi sarà la giornata ufficiale del deposito delle liste. Qualche sorpresa potrebbe non mancare, sia a destra, che per i Cinque Stelle, così per il centro sinistra.
Il PD nazionale ha scelto di proprio pugno. A nulla sono valse le indicazioni dei territori, Matteo Renzi ha deciso di mettere mani alle liste. I militanti nei territori si dicono scontenti, parlano di base non ascoltata. C'è da comprendere a quale base si riferiscano, visto che i dem hanno fatto sempre come hanno creduto, con un capo territoriale che dettava la linea. E poi ancora chi è il territorio? Quatto o cinque persone?
Marsala esprime alla Camera, per il collegio plurinominale, una candidatura credibile che è quella di Annamaria Angileri. Tecnicamente in terza posizione, praticamente in seconda, dopo Carmelo Miceli. La lista è capeggiata da Maria Elena Boschi, che è presente in cinque collegi, ma verrà eletta in posizione blindata a Bolzano. Non potrà accettare l'elezione nel nostro collegio, lo dice la legge.
Ecco, perchè la Angileri è, di fatto, seconda. Paolo Ruggirello, invece, è al terzo posto al Senato per il collegio plurinominale, candidato anche all'uninominale.
Pamela Orrù, senatrice uscente, non ha nessun paracadute, per lei un posto per la Camera all'uninominale. Si deve andare alla ricerca del consenso, per intenderci.
Un errore non candidare Giacomo Tranchida. Il presidente del consiglio di Erice ha sempre dimostrato di avere consenso, in ultimo parlano i suoi 10.500 voti per le regionali di novembre. Avrebbe creato forte entusiasmo e aggregazione attorno alla sua candidatura, per come sa fare. Ed è difficile pensare che gli elettori di Tranchida possano votare Ruggirello…
Durante la conferenza stampa, Matteo Renzi, ha ribadito che i nomi in lista costituiscono la migliore squadra e che il tempo delle polemiche è finito.
Non cessano, invece, i malumori in casa PD in tutta la provincia di Trapani. Vincenzo Di Stefano, presidente del consiglio di Santa Ninfa parla di “mortificazione per tutto il Pd trapanese, per i suoi dirigenti, per i militanti che, alle ultime elezioni regionali, con lo sforzo profuso nei territori, hanno consentito al partito di ottenere un risultato numericamente straordinario, di tenere botta mentre in altre realtà provinciali si andava sotto in maniera sconfortante. Il Pd trapanese meritava ben altro trattamento. Non voglio giudicare i nomi dei capilista nei due collegi della Camera che riguardano i comuni della nostra provincia, anche perché sarebbe inelegante e irrispettoso farlo, specialmente adesso. Non posso però non sottolineare che la Federazione dem di Trapani non avrà, molto probabilmente, nessun rappresentante nel prossimo Parlamento. Sarà, credo, la prima volta nella storia repubblicana che la sinistra riformista trapanese non avrà voce, direttamente, nelle assemblee legislative”.
Di Stefano continua sottolineando come il partito abbia subito una “Ferita dolorosissima che difficilmente si rimarginerà in tempi brevi. Tutto ciò nel momento in cui il partito trapanese, nonostante le difficoltà del momento storico, può vantare un nutrito gruppo dirigente giovane e preparato in grado di affrontare, senza timore, le sfide del presente e, soprattutto, quelle del futuro”.
Il presidente del consiglio santaninfese ringrazia “La senatrice Pamela Orrù e Paolo Ruggirello, che hanno accettato due candidature difficilissime, quasi proibitive, nei collegi uninominali di Camera e Senato, così come gli altri candidati "di servizio" nelle liste plurinominali, a partire dal segretario provinciale Marco Campagna”.
Un'operazione verità andrebbe, però, fatta.
Perchè Renzi ha deciso di liquidare il PD trapanese? E' questa la domanda dalla quale si dovrebbe partire, prima ancora di parlare di ferita che sanguina.
Il segretario nazionale non è uno sprovveduto della prima ora. L'operazione (e i dem del territorio lo sanno) è quella di azzerare per ripartire.
Intanto c'è Luca Sammartino, che sulla provincia di Trapani si è imposto con la candidatura di Paolo Ruggirello, da sempre visto dal PD locale come la pecora nera.
Dopo la sconfitta alle ultime regionali, Ruggirello, si era avvicinato a Sammartino e la candidatura è stata decisa a Roma con Luca Lotti. Del resto Ruggirello non è mai stato preso in seria considerazione dai dem, una battaglia senza fine.
Tutte operazioni che, oggi, sono state un boomerang contro i democratici del territorio, che vogliono riconosciuta una leadership senza però saperla mantenere in maniera trasparente.
E allora, prima ancora di essere sgomenti davanti ad una ferita che sanguina, bisognerebbe chiedersi: perchè si è stati feriti?
Se non si fosse capito la classe territoriale del PD , ad eccezione di Marco Campagna, che è gradito al Nazareno per logiche diverse dai “vecchi” della politica, è stata azzerata, delegittimata.
Si riparte da un nuovo modo di intendere i territori, la politica, e il consenso. Oggi si parla di mortificazione del territorio trapanese, perchè non si è parlato di mortificazione dell'elettorato quando, a voti presi e seggio raggiunto, il politico di turno è scomparso? Ecco, magari sarebbe utile capire che la politica ha un doppio binario, le velocità sono diverse. Stavolta la stazione è stata saltata.
I giovani dem del partito trapanese, da Dario Safina a Francesco Brillante, anche se su posizioni diverse, mirano alla chiara voglia di una politica fresca e non fatta di giochetti sottobanco.
Da ieri piovono comunicati, tutti hanno lo stesso denominatore comune, il territorio ne è uscito derubato. Ma la domanda è sempre la stessa: Chi lo ha difeso? Con quali candidature proposte? Ma la storia è uguale al primo giorno: la colpa è degli altri. Nessun mea culpa, per comprendere le ragioni del perchè ciò sia avvenuto.
E si vedrà proprio adesso, in piena campagna elettorale, chi sarà sulla barricata e chi si guarderà lo spettacolo.
Renzi conosce le polemiche sorte e ha risposto via facebook con un lungo post:
“Grazie è una parola che difficilmente viene usata in politica. Si preferiscono parole come polemica, lamentela, accusa. Tanti politici dicono: "Eh, però, anche tu, ma perché..:" Pochi politici dicono "Grazie, comunque". Proprio per questo al termini della (difficile) selezione delle candidature ho voglia di dire forte il mio grazie. Grazie ai militanti del nostro partito che non sopportano più le polemiche interne e le divisioni e ci chiedono di lavorare sui progetti per l'Italia. Non sui nomi. E grazie ai cittadini che nei prossimi 35 giorni ci daranno una mano. Abbiamo messo in campo la squadra più forte. Abbiamo idee vincenti e convincenti”.
A indicare uno spazio non adeguato per i socialisti, nella coalizione di centro sinistra, è Bobo Craxi, figlio di Bettino: “Avevamo auspicato sin dalla nascita di questa coalizione politica, figlia di una frattura nel centro-sinistra, che essa contenesse sin dalla denominazione un chiaro riferimento alla tradizione socialista. Si é scelta un’altra strada, ancora una volta, l’assenza di Socialisti nelle liste sono una conseguenza logica. La questione politica socialista non trova nella politica italiana la soluzione da oltre un ventennio. Considero questa una vera e propria tragedia politica per l’Italia ed ancor di più per la sinistra italiana. Manca ancora quella forza politica riformista, seria , capace di essere sintesi di interessi generali del paese e del mondo del lavoro scevra da qualsiasi influenza populista e liberista, che sia nazionale ed europeista non in senso acritico, libertaria e laica, garantista...La sconfitta annunciata del centro-sinistra e della sinistra in generale ci obbligherà a nuove discussioni ed impegni per cambiare lo stato delle cose”.
Il PD, infatti, aveva chiesto a Nino Oddo di candidarsi nel collegio uninominale alla Camera per Mazara. Offerta rifiutata, dal socialista che sarà candidato al proporzionale con la lista “Insieme”.
Grande flop per la lista di Beatrice Lorenzin. In Sicilia c'è stato il fuggi fuggi dei candidati. Si ritira Giampiero D'Alia, lascia anche Dore Misuraca e Pippo Castiglione ha deciso di lasciare la settimana scorsa. Per il Senato in Sicilia occidentale è stato candidato Fabrizio Cicchitto.
Nel centro destra è ancora caos, sia per la Camera che per il Senato, per i collegi trapanesi.
Tonino d'Alì, candidato all'uninominale per il Senato, ha già reso una amara dichiarazione: nessuna candidatura. Si ritira. Per la Sicilia occidentale al proporzionale, al Senato, c'è Renato Schifani. Al momento in cui scriviamo, a Palazzo Grazioli, stanno ancora cercando di comporre le caselle.
All'uninominale Camera per Marsala c'è Tiziana Pugliesi, a Mazara-Agrigento Toni Scilla.
Intanto, il presidente Silvio Berlusconi ha capito che il partito non poteva diventare la succursale di Uomini e Donne. La candidatura, capolista alla Camera per Agrigento, di Ylenia Citino è stata sostituita con quella di Giusi Bartolozzi, giudice e compagna di Gaetano Armao.
Per il movimento Cinque Stelle, salvo sorprese dell'ultima ora, al proporzionale per la Camera c'è l'alcamese Antonio Lombardo, per il Senato in Sicilia occidentale, per il proporzionale, c'è Antonella Campagna di Termini Imesere, Maurizio Santangelo è secondo. Ancora non si conoscono i nomi dei candidati grillini per l’uninominale. Si sa per certo che dovrebbe esserci Piera Aiello, testimone di giustizia e presidente dell’Associazione Antiracket di Marsala, guidata dall’avvocato Peppe Gandolfo e tristemente famosa per la costituzione in serie di parte civile nei processi per mafia ed estorsione.