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07/06/2018 06:00:00

Tempi d'attesa e tensioni: l'Asp di Trapani regola il pronto soccorso. Ecco come

 Il direttore dell'ASP di Trapani, Salvatore Requirez, ha emanato le linee guida per la prevenzione delle aggressioni nel Pronto Soccorso.
I modelli comportamentali sono fondamentali per prevenire aggressioni verbali e fisiche, su questo si punta in stretta relazione alla delibera emanata da Giovanni Bavetta, Commissario dell'ASP di Trapani.

La delibera riguarda il “Processo di miglioramento dei servizi di Pronto soccorso (P.S.) e Medicina e chirurgia d’Accettazione e urgenza” e ha messo ordine a tutta la normativa vigente in materia, oltre a rimodulare ed ottimizzare le risorse del Pronto Soccorso e del MCAU.
Un provvedimento che mira ad un lavoro di sinergia tra i responsabili del P.S., dei presidi ospedalieri, delle direzioni sanitarie e dei distretti territoriali.
Tiene a sottolineare Bavetta che: “ Si è provveduto ad aumentare il numero di personale ausiliario, degli operatori socio sanitari e del personale infermieristico in tutti i PS e a breve completeremo la pianta organica prevista. E’ immediatamente esecutivo, al fine di consentire all’azienda di porre in essere tutte le azioni necessarie per assicurare un’adeguata assistenza sanitaria all’utenza”.

Importante sarà la rimodulazione del tempo di attesa, non oltre le 6 ore per paziente in considerazione dell'appropriatezza del percorso.
Nello specifico durante il triage l'operatore presente indirizzerà i codici biachi e verdi al Primo intervento e agli Ambulatori dei Codici bianchi che saranno presenti in ogni territorio. Lì vi saranno inviati i pazienti con bassa criticità e complessità.
Finito il triage il paziente verrà sottoposto al Fast Track, quindi analisi e cure necessarie, compresa la somministrazione della terapia.
In questa fase il medico deciderà per la dimissione o per il ricovero del paziente, nel secondo caso l'ammalato sarà trattenuto presso lo stesso dipartimento se non ci sono posti letto nel reparto indicato o in altro limitrofo ospedale.
Si è arrivati all'emanazione di tale delibera dopo attenta mappatura del flusso presso le strutture operative, inizia dunque la fase di start up per poi passare alla fase della verifica.
Istituita la figura del “Bed manager”, un infermiere appositamente formato che avrà il compito di ricercare i posti liberi disponibili e monitorare le dimissioni, il tutto in maniera strettamente informatizzata.
E dal 1 giugno è entrato in vigore il “Piano locale per la prevenzione degli effetti delle Ondate di Calore” dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Trapani, per l’estate 2018. Il piano è stato predisposto da Giuseppe Valenti, responsabile dell’Unità operativa per l’Educazione e Promozione della salute dell’ASP e segue le linee guida dell'assessorato regionale alla Salute.
E' prevista per gli anziani, che vivono da soli e che non hanno dei supporti adeguati per contrastare il caldo, una rete di assistenza che comprende i medici di medicina generale, i Presidi di continuità assistenziale, le guardie mediche turistiche, i punti di primo intervento, i presidi territoriali di emergenza e i pronto soccorso, oltre a eventuali associazioni del volontariato sociale e servizi degli enti locali.