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12/06/2018 06:00:00

Giacomo Tranchida: "Trapani, ora c'è da correre. Dedico la vittoria ai giovani"

Giacomo Tranchida, nuovo sindaco di Trapani, un po' come nei videogiochi sale di livello. Dopo Valderice ed Erice, ora è sindaco di Trapani, e si fa sempre più difficile.

 

Non c'è due senza tre.

 

Al suo comitato domenica notte, durante lo spoglio, c'era festa ma non troppo. I suoi sostenitori dicevano che così “non c'è piacere”, vincere così è troppo facile. Lei ci ha trovato piacere?

 

Il risultato è straordinario. Pensavo di essere in debito con la città per il grande onore, adesso sono in debito doppio. Non solo perchè non sono un cittadino di Trapani e sono stato accolto come un trapanese ma anche perchè il mio impegno dovrà necessariamente moltiplicarsi. Dovrò comprare un nuovo paio di scarpe da ginnastica perchè c'è da correre.

 

Andrà da Galluffo per una stretta di mano e chiudere le polemiche della campagna elettorale?

 

Io gli consiglierei di stare un po' più sereno. Magari potrebbe farsi un giro nel centro storico, una passeggiata, prendere un po' d'aria fresca.

 

Cosa bisogna fare immediatamente?

 

Con i comuni della provincia di Trapani bisogna vedersi subito per avviare un rapporto con Palermo per cercare di far sistema nell'ambito aeroportuale. Dobbiamo recuperare il tempo perduto. Bisogna avviare subito una discussione con i comuni e con le parti sociali ed economiche per non perdere il treno della Zes, zona economica speciale, con 50 milioni di euro per i sistemi portuali. Non solo Trapani, ma tutta la provincia non può esser tagliata fuori. Chiederò all'ordine degli architetti e degli ingegneri di adottare simbolicamente, tra i giovani professionisti, più scuole di Trapani, in modo da darmi subito la possibilità di candidare subito le progettualità per mettere in sicurezza le scuole. I problemi sono tanti. E' vero, c'è anche da monitorare la situazione del Trapani calcio, ma non bisogna stare solo con la testa nel pallone.

 

E politicamente che dato ne esce da questa competizione. Perchè, anche se in forma diversa, Il Partito democratico ha partecipato a queste elezioni e cambieranno gli equilibri, lei ne esce il leader indiscusso.

 

Preferirei occuparmi della città. Pianificare le emergenze. Poi ci saranno modi e tempi per parlare di politica, di organizzazione democratica. Analizzeremo anche che tipo di composizione ci sarà in consiglio comunale, il dato delle liste che mi sostengono, per capire se può nascere un progetto per Trapani che vogliamo, un movimento civico.

 

I vertici del Pd avranno il ghiaccio in testa.

 

Il sistema sanitario funziona fortunatamente. Un po' di ghiaccio in testa ci vuole ora che arriva l'estate.

 

Il risultato del 70% non è forse troppo? Nel senso che poi il carro del vincitore finisce per diventare un treno merci, tutti ci salgono e poi saranno lì a tirare la giacchetta.

 

Io non andrò in luna di miele, contrariamente a quanto si dice in politica sul tempo di tolleranza. Assicuro che già la scorsa settimana abbiamo cominciato a pianificare le prime azioni, non è uno spot elettorale. Avvertivo che nell'aria c'era un vento, non di queste proporzioni. La cosa che mi dà più fastidio in questo momento è questo provvedimento del presidente della Regione che obbliga i Comuni a portare i rifiuti all'estero. Lavorerò su questo.

 

Enzo Abbruscato vice sindaco?

 

Non ho fatto ancora le nomine. Fatemi respirare un attimo.

 

A chi la dedica questa vittoria?

 

Ai ragazzi, ai giovani di Trapani. A loro dico: pigliatevela questa città, la città è vostra, la politica siete voi, non sono i politici. Ai giovani che sono andati via dico che noi ci faremo un mazzo così per farvi tornare, per darvi un briciolo di futuro.