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14/11/2018 06:00:00

"Mia madre, il tumore: la sanità che funziona a Marsala (e l'ex assessore che fa la fila)

 Le parole più belle del mondo non sono "Ti amo" ma "E' benigno"!. Lo faceva dire Woody Allen e avrei sperato di poterlo dire anch'io rispetto agli ospiti presenti nel seno di mia madre.

In Sicilia occidentale, a Marsala in special modo, l'incidenza tumorale è talmente alta che averne uno in famiglia sembra quasi un diritto necessario. Arrivano democraticamente e non conoscono sesso, età, religione o grado di parentela.

Ti toccano anche la mamma.

Poi c'è la domanda cruciale alla quale devi necessariammente rispondere: "E dove la operate?". A Marsala.

"Come? A Marsala?". Inserire nella stessa frase le parole "operazione" e "Marsala" crea negli interlocutori un sentimento di sgomento, pena e immediato senso di cordoglio.

Nella narrazione dei fatti clinici il nostro ospedale non ha mai avuto un sentiment positivo, tuttavia ci sono le eccezioni e il reparto di Senologia del Paolo Borsellino rientra a pieno titolo tra queste.

Ricordate questa formazione: Maceli, Alparone, Cernigliano, Buffa, Papiro.
Memorizzatela come se fosse la nazionale del 2006 o, per i più raffinati, l'Inter del 2010.
Nel giro di tre settimane la squadra capinata dal Dott. Luigi Maceli ha diagnisticato e rimosso tutto quello che andava rimosso dal seno di una signora di 71 anni, gestendola in modo impeccabile durante tutte le fasi pre e post operatorie.
Culo? Professionalità.

E te ne accorgi dalle piccole cose: dalla capacità di ascolto del malato alla spiegazione del male e di tutte le sue possibili capacità di sconfitta o eventuale rivincita.
Professionalità, appunto.

Te ne accorgi perchè quando aspetti mamma Rosetta uscire dalla sala operatoria e ripassi tutta la vita vissuta con lei e quella che ancora vorresti trascorrere scopri che c'è l'ex Assesore Regionale alla Salute seduto su una panca di fortuna, una di quelle con i sedili svitati che popolano le nostre sale di attesa.
E' lì, come te. E aspetta, come te. Anzi, credo che avverta un possibile senso di colpa rispetto alle condizioni della panchina col il sedile svitato e poggiato per terra.
Non ci sono nani o infermermierine ad alleviare la sua attesa.
In quel corridoio del reparto di Senologia a Marsala sono tutti uguali, sia l'ex potentissimo Assessore Regionale alla Salute che la signora Rosetta con tutto il suo rosario carico di acciacchi.
E forse funziona bene proprio per questo motivo.

Francesco