Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
24/03/2019 02:16:00

Castelvetrano, la campagna elettorale vista dal “Comitato Orgoglio Castelvetranese”

Nel corso dell’Assemblea dei soci svolta l’11 Marzo scorso il Comitato “Orgoglio Castelvetranese” aveva deciso l’interruzione temporanea dei lavori fino al prossimo mese di Maggio perché, come previsto dalle norme del suo Statuto, diversi soci si erano autosospesi prima di candidarsi o schierarsi politicamente aderendo a varie liste approntate per la campagna elettorale in corso.
Il silenzio del Comitato sarebbe stata la dimostrazione di quella assoluta neutralità partitica che si erano imposti i suoi soci nel corso delle attività pubbliche svolte nel perseguire esclusivamente interessi di carattere generale con la volontà del vero cambiamento.
Dopo i gravi fatti giudiziari che hanno investito trasversalmente buona parte degli schieramenti politici, al fine di non lasciare dubbi sulle reali intenzioni di tutti i soci del Comitato, abbiamo ritenuto fosse necessario esprimere pubblicamente il nostro pensiero anche in questo momento così tragico per la Città. Ciò che riguarda le conseguenze delle indagini svolte ed in corso è compito della Magistratura e delle Forze dell’Ordine; ma rinnovando nettamente la nostra avversione ai fenomeni mafiosi o delinquenziali, che più volte, troppe volte, sono associati ad una rappresentazione di misera, speculativa attività politica, intendiamo manifestare ancora una volta attenzione a ciò che è alla portata di un Comitato civico.
Durante la campagna elettorale in corso a Castelvetrano, esattamente come nelle precedenti campagne elettorali, la parola “cambiamento” è stata pronunciata migliaia di volte. Alla luce dei fatti il termine è stato sicuramente abusato ma, senza scadere nel qualunquismo e volendo comunque ammettere che molti ne sentano sinceramente l’esigenza, il cambiamento oggi viene molto più raccontato che realmente vissuto. Genericamente parlando non è cambiato, per esempio, l’approccio alle candidature, non è cambiata la caccia all’incarico assessoriale, non è cambiata l’ambizione a volere conquistare il massimo risultato: la sindacatura. L’unico vero cambiamento finora l’hanno prodotto gli strali della giustizia che, spesso lenta a venire, prima o dopo arriva a produrre i suoi effetti che troppo spesso ancora scompaginano i progetti di lista o di coalizione.
Altro abuso riguarda l’espressione “bene comune”, un concetto etico degli obiettivi cui dovrebbe tendere l’azione politica.
Come abbiamo potuto constatare nello svolgimento di attività sociali e, in un breve spazio temporale anche politiche, a Castelvetrano sono tante le persone dotate di cultura e di buone intenzioni di livello più che sufficiente per potere attuare concretamente i fini virtuosi del cambiamento e del bene comune. Ma nella gran parte dei casi si tratta di individualità che non riescono poi a conciliare un genuino impegno politico con le proprie personali aspettative e con quelle di altri candidati, o probabili tali, in termini di incarichi, volgarmente dette “poltrone”. I risentimenti e le conseguenti divisioni, le successive disgregazioni e contrapposizioni ancora una volta prevalgono rispetto alla primaria esigenza di lavorare ad un progetto condiviso vocato alla ripresa in termini di qualità della vita necessaria a tutta la cittadinanza.
Visti i trascorsi, tutt’altro avrebbe dovuto essere l’atteggiamento di chi ha direttamente vissuto l’attività politica a Castelvetrano nei periodi più recenti: riconoscimento delle altrui competenze, timore di rappresentare un ostacolo al rinnovamento, abbandono di posizioni preconcette per sostenere azioni e progetti condivisibili a prescindere dal proprio diretto interesse.
E invece questo periodo di preparazione alle elezioni si sta svolgendo in un clima di assoluta incertezza: si voterà davvero? e se si voterà cosa potrebbe accadere subito dopo? Si è certi che schierandosi con una lista o con una coalizione non si rischi poi di ritrovarsi a fianco di persone che abbiano ancora conti aperti con la giustizia?
Nel frattempo il Comitato “Orgoglio Castelvetranese” ha adottato nella sua interezza comportamenti che corrispondono alle sue esternazioni in termini di “rispetto per il prossimo”, “senso civico” ed amore per il “bene comune”. Così i soci, che siamo o meno impegnati in questa breve ma molto intensa campagna elettorale, chiedono a gran voce che la si smetta di cercare di racimolare consensi facendo promesse a destra ed a manca, che si rispettino i motivi e la collocazione delle liste a cui appartengono, che queste liste aderiscano ad una eventuali coalizioni accomunate da progetti chiari e concretamente attuabili, che abbiano come unico obiettivo la ripresa per tutti i cittadini di un livello di qualità della vita decente, rispetto all’attuale stato di assoluto degrado della città.
Utopia? Parole buttate al vento? Già perché comunque c’è chi è convinto che non si può prescindere da certe spontanee o mascherate contrapposizioni che a volte passano per normale “democratica dialettica su argomenti di comune interesse” e che troppo spesso invece degenerano in veri e propri conflitti per effetto di personalismi o movimenti che nulla hanno di realmente “strategico” come si vorrebbero far passare.
Quando ci siamo mossi su temi riguardanti il “bene comune” con il Comitato “Orgoglio Castelvetranese” tutt’altro era il clima interno, l’entusiasmo e la voglia di fare dei soci. Alcuni di noi hanno intrapreso strade diverse in termini di impegno politico; ma proprio questa è la dimostrazione della assoluta neutralità partitica che aveva permesso a persone di ideologia e collocazione politica diversa di potersi aggregare intorno ad argomenti ed impegni pubblici di interesse generale.
Speravamo che questo modo di operare rappresentasse un esempio su come interpretare anche l’attuale impegno politico di tutte le forze attualmente in campo.
Quello che possiamo augurarci è che ai candidati usciti da “Orgoglio Castelvetranese” sia data la possibilità di continuare ad agire nell’interesse di tutta la comunità castelvetranese anche svolgendo gli incarichi che auguriamo loro di assumere nell’ambito della futura amministrazione.
Come abbiamo già detto abbiamo sospeso i lavori per non interferire con gli impegni assunti da alcuni soci. Salvo che non si vada al voto a Maggio il Comitato riprenderà ad operare in maniera propositiva come ha fatto da quando è stato costituito, cercando di svolgere ancora la sua attività civica in difesa degli interessi di tutta la cittadinanza.
Tutti i soci del Comitato, candidati o meno, si augurano che le Istituzioni continuino ad avere attenzione per le esigenze della gran parte della cittadinanza che, al di fuori dei meccanismi gravemente deleteri della cattiva politica che ne hanno condizionato la vita sociale, la fruizione dei servizi pubblici e le possibilità di sviluppo, reclama il diritto alla ripresa della dignità di dirsi cittadini di Castelvetrano ed appartenenti ad una comunità che sa perseguire il “bene comune” con mezzi assolutamente leciti.

Il Comitato “Orgoglio Castelvetranese”