Manca meno di un mese alle amministrative del 28 aprile.
Sono successe tante cose dall’ultima sintesi del quadro politico elettorale che avevamo fatto lo scorso 15 marzo.
Gli arresti del candidato sindaco Luciano Perricone e dei suoi principali sostenitori, Felice Errante e Giovanni Lo Sciuto, hanno rappresentato di fatto l’azzeramento di quella continuità che aveva cambiato pelle. Le 4 liste di Perricone, Castelvetrano Futura (collegata all’ex sindaco Felice Errante), Le Ali per Castelvetrano (lista di Giovanni Lo Sciuto), Amo la mia Città e Liberi e Indipendenti che è il movimento civico dello stesso Perricone, sono state costrette dagli eventi a fare un passo indietro. E con loro anche gli assessori designati: Franco Messina, Giovanni Lentini, Salvatore Ficili, Rosa Alba Montoleone e Miralba Riggio.
L’operazione Artemisia, della quale abbiamo ampiamente parlato su Tp24, ha restituito uno spaccato inquietante di clientele e di corruttele che ha sconcertato l’opinione pubblica, avvicinandola ai commissari straordinari che guidano il comune dopo lo scioglimento per mafia del 2017. Una tendenza certificata anche da un sondaggio realizzato dalla Bg Comunicazioni, secondo la quale il 56,4 per cento dei castelvetranesi, alla luce degli ultimi eventi, preferirebbe un’ulteriore proroga del commissariamento (per altro inapplicabile per legge).
Inoltre, su un campione di 700 interviste, il 54,9 per cento dei cittadini ha dichiarato di non voler andare a votare. Il 19,8 dice di essere indeciso e soltanto il 25,3 per cento è sicuro di voler andare alle urne per scegliere il futuro sindaco.
Intanto, sul versante elettorale, rispetto alla prima settimana di marzo rimangono invariate alcune scelte, come quella di Enzo Alfano per il Movimento 5 Stelle.
Alfano ha ricevuto la certificazione della lista da Roma, che ufficializzerà proprio questo pomeriggio nella sede di via Vittorio Emanuele, alla presenza dell’europarlamentare Ignazio Corrao, dei Senatori Leone e Mollame, oltre che di deputati nazionali e regionali.
Rimane candidato anche Davide Brillo, giovane avvocato, ex massone alla guida di Fratelli d’Italia.
Sembra invece che la Lega di Alessandra Cascio abbia scelto di non partecipare alle prossime amministrative. Ma una parte del gruppo si è presentata con la lista civica Legalmente Castelvetrano e con un candidato sindaco individuato nell’ufficiale della Guardia di Finanza, Antonio Giaramita, oggi in pensione.
La candidatura dell’avvocato Vita Alba Pellerito sta invece seguendo un percorso più travagliato:
la spaccatura di Città Nuova, movimento fondato da Gianni Pompeo nel 2006, è infatti culminata nell’abbandono del suo presidente Francesco Saverio Calcara e si era parlato di sostituzione del simbolo. Anche se Vincenzo Di Stefano, altro storico componente del gruppo, è sicuro che il movimento goda ancora di ottima salute.
Il Partito Democratico ha candidato Pasquale Calamia, dopo un’altra spaccatura che aveva impedito una coalizione insieme a Città Nuova, Articolo 1, Obiettivo Città, Castelvetrano Avvenire, una parte dell’Udc e La Nostra Svolta (che fa riferimento a Tommaso Bertolino)
Calogero Martire, di Obiettivo Città, è infine il candidato sindaco sostenuto al momento da Ricominciamo Insieme e da un altro gruppo di Pompeiani.
Il quadro politico potrebbe ancora subire delle modifiche, dal momento che il termine ultimo per la presentazione delle liste è fissato per il prossimo 3 aprile. Ma se le cose dovessero rimanere così, la città andrebbe al voto con sei candidati sindaci.
Egidio Morici