Con un lungo post su Facebook, Francesco Foggia ha annunciato il ritiro della sua candidatura al consiglio comunale di Mazara del Vallo, a seguito dell'articolo di Tp24.it che sollevava dubbi sui suoi rapporti con Luppino e Giorgi, recentemente arrestati nell'operazione Mafia Bet, e sul suo coinvolgimento in un'inchiesta sui centri scommesse in Sicilia.
Ecco la nota di Foggia:
Con riferimento all'articolo giornalistico comparso sulla testata TP24 in data odierna, mi preme puntualizzare alcune circostanze per chiarire la linearità della mia condotta e smentire alcune affermazioni diffamatorie.
Ho avuto rapporti con il sig. Calogero Luppino e il sig. Giorgi in quanto, in quel periodo militavo nel PSI e facevo parte della segreteria dell'onorevole Oddo; in quel contesto, i predetti mi hanno chiesto di essere accompagnati essendo intenzionati ad entrare nel PSI, richiesta, comunque, che non venne mai accolta.
Inoltre, ho avuto rapporti con il Luppino di natura esclusivamente lavorativa in quanto, il predetto, mi ha assunto alle dipendenze di una società che gestiva il centro scommesse sito in Mazara del Vallo in Piazza Matteotti, nominandomi preposto, e non responsabile e legale rappresentante per come si vorrebbe far intendere.
Il mio contratto di lavoro è stato subito regolarizzato e sono stato pagato regolarmente fino alla data delle mie dimissioni avvenute, previo il preavviso di 30 gg. il 17/12/2016 essendosi interrotto il rapporto fiduciario, dopo appena 11 mesi circa.
Non ho mai avuto altri rapporti con il sig. Luppino e non sono mai stato a conoscenza di altre asserite attività del predetto.
Nell'articolo viene menzionata una indagine nei miei confronti e di almeno altre 100 persone per il reato di associazione per delinquere, per un giro di scommesse illegali in Sicilia, in relazione alla quale, sarebbe stato emesso un avviso di garanzia nei miei confronti. In relazione a tale affermazione devo precisare che non ho ricevuto alcun avviso di garanzia in relazione al reato di associazione per delinquere e appare strano che il giornalista firmatario dell'articolo sia a conoscenza di asserite e delicate indagini che per legge non può conoscere, non essendo stato emesso alcun comunicato stampa dalle autorità competenti.
Invero, la Guardia di Finanza a seguito di un controllo eseguito presso il centro scommesse di Piazza Matteotti, ha contestato una contravvenzione per l'asserita mancanza di una autorizzazione amministrativa, per tali fatti ho dato incarico all' avv.to Walter Marino al fine di far rilevare che la violazione doveva essere contestata al legale rappresentante e non a me che ero un mero preposto, peraltro, già dimissionario.
In ordine ai rapporti con l'on.le Oddo, devo rilevare che non sono stato nominato suo consulente ma semplicemente addetto alla segreteria e quindi, non vi è stata alcuna violazione di legge per come, in modo capzioso, vorrebbe far intendere il redattore dell'articolo.
Sul punto in cui l’articolo stigmatizza il fatto di vivere a Campobello di Mazara, come una lettera scarlatta, esprimo tutto il mio disappunto dichiarando di essere fiero di risiedere in una comunità civile, alacre e laboriosa come Campobello, i cui cittadini sono persone oneste, salvo prova contraria. Come ogni altra città.
Dopo queste doverose precisazioni che ho sentito di fare per chiarire la mia posizione rispetto al contenuto diffamatorio dell'articolo, devo rilevare che, appare strano il tempismo con il quale vengono pubblicati taluni articoli proprio a ridosso della presentazione delle liste e quindi, in piena campagna elettorale. Ma queste notizie non sono sufficienti a spegnere la mia passione per la politica caratterizzata dal perseguimento di interessi della collettività e la tutela degli interessi della fasce sociali più disagiate. Con la politica, svolta sempre per il raggiungimento del bene comune, ho conquistato il consenso delle persone per i risultati raggiunti con il sacrificio personale e creandomi molte inimicizie. Ho lottato per la tutela della mia comunità, anche ponendomi contro le autorità regionali per come avvenuto anche in occasione del tentativo di declassamento dell'ospedale Abele Aiello.
Il consenso politico che mi è stato riservato discende unicamente dalla mia lealtà, dal mio impegno e dalle battaglie che ho condotto contro i potenti. Non ho mai fatto parte di associazioni, cooperative o società che sono beneficiarie di pubbliche commesse o contributi vari comunali o regionali.
Proprio per evitare che queste notizie possano danneggiare altre persone che hanno deciso di sposare con me un determinato progetto politico, ho già ritirato la mia candidatura al Consiglio Comunale, conferendo in ogni caso incarico al mio legale di valutare la possibilità di sporgere querela per diffamazione e per ogni ulteriore reato ravvisabile dal contenuto dell'articolo pubblicato su TP 24.
Mazara del vallo, 2.4.2019
Francesco Foggia