I consiglieri comunali di Marsala, Giovanni Sinacori e Flavio Coppola, replicano al circolo marsalese della Lega che ha criticato non solo la giunta Di Girolamo ma anche il ruolo dei consiglieri. Coppola e Sinacori non ci stanno a chi "spara nel mucchio". Ecco la nota.
Apprendiamo che il Circolo di Marsala della Lega ha chiesto le dimissioni del Sindaco, degli Assessori e dei Consiglieri Comunali di Marsala per "Un evidente fallimento dal punto di vista amministrativo" che dimostra come la classe politica marsalaese sia una accozzaglia di dilettanti allo sbaraglio.
Intendiamo subito precisare che replichiamo solo ed esclusivamente per la parte che ci impegna personalmente e cioè nel ruolo di Consiglieri Comunali eletti, in modo libero e democratico, nella coalizione che ha avuto assegnato dal corpo elettorale, il ruolo di minoranza politica in città.
Per quanto salaci, le critiche politiche, pur se proferite con terminologia maleodorante di rigurgito padano, fanno parte del ruolo e, pertanto, si registrano e si risponde, se si è capace di farlo, con l'attività svolta.
Altra cosa è, invece, confezionare etichette di moralità e di etica senza, prima, guardare al proprio interno; accusare gli altri di "spocchiosa arroganza" quando questa trova cittadinanza proprio nei termini utilizzati, risulta paradossale.
Sparare nel mucchio senza fare chiarezza quando si ha la pretesa di impartire lezioni politiche, di etica e di moralità è da codardi.
Solo se pensaste che chi siede a Palazzo VII Aprile, ha ricevuto il voto dei marsalesi, ai quali presto vi rivolgerete, avreste rispetto e contegno. I toni populistici, vostro marcante corredo cromosomico politico, sono l'anticamera dell'anarchia verso la quale vorreste spingere la città.
Abbiate il coraggio di denunciare, con circostanze provate, il fallimento etico e morale al quale fate ricorso, dimostrate di non essere alla ricerca di un pizzico di notorietà che non avete, presentate alla città i vostri progetti di governo.
Per fare questo non è necessario offendere gli altri.
Abbiate il coraggio di essere propositivi e positivi, ma, si sa, il coraggio non è dei codardi. E neanche dei Trasformisti.