Sono state cinque le domande poste da Tp24 ai sei candidati sindaci per le amministrative del prossimo 28 aprile, nel confronto trasmesso dall’Althea Palace Hotel sabato scorso (che qui potete rivedere integralmente).
Consapevoli di non aver potuto approfondire, magari con una seconda domanda, a causa delle regole del gioco imposte dalla par condicio (e del tempo tiranno), qui cercheremo di fare una nostra sintesi delle risposte fornite da chi aspira alla carica di primo cittadino di Castelvetrano.
La città che va al voto dopo due anni di commissariamento per mafia e diversi arresti, soprattutto nell’ultimo breve periodo, ha prodotto sei aspiranti alla carica di primo cittadino:
Enzo Alfano (Movimento 5 Stelle), Davide Brillo (Fratelli d’Italia), Pasquale Calamia (Partito Democratico), Antonio Giaramita (Legalmente Castelvetrano) Calogero Martire (Obiettivo Città e Ricominciamo Insieme) e Vita Alba Pellerito (Insieme si può).
Di seguito le domande ed una brevissima sintesi delle relative risposte:
1) Nella memoria presentata in occasione del ricorso contro la scarcerazione di tutti gli indagati dell’operazione Artemisia, il Gip scrive: “Non vi è dubbio pertanto che in occasione delle imminenti elezioni per la carica di Sindaco di Castelvetrano saranno poste in essere ulteriori condotte delittuose volte a condizionare l’esito della tornata elettorale e perpetrare l’illecita interferenza sul funzionamento del predetto organo territoriale da parte dell’associazione capeggiata da Lo Sciuto”.
Secondo voi, c’è tra i vostri avversari chi tenta di influenzare il voto in questo modo?
Da Sindaco, cosa farete per prevenire l'interferenza di mafia e associazioni criminali di vario tipo nell’attività della pubblica amministrazione a Castelvetrano?
Davide Brillo ha rimarcato con forza di non volere i voti dei criminali; Pasquale Calamia ha anche toccato il problema della frequentazioni; Antonino Giaramita si è augurato di poter uscire dal vortice mafia-antimafia; Calogero Martire ha promesso nei prossimi giorni la pubblicazione dei casellari giudiziari dei propri candidati al consiglio comunale; Vita Alba Pellerito, ha sottolineato che nessuno è colpevole in assenza di sentenze passate in giudicato e ha detto di non aver ricevuto proposte di pacchetti di voti; Enzo Alfano ha dichiarato di non volere i loro voti a prescindere dalla rilevanza penale e che le pubblicazioni delle intercettazioni fanno rabbrividire.
2) Tra le polemiche, il commissario straordinario del Comune, Caccamo, ha iniziato i lavori per l’abbattimento delle case abusive costruite sul litorale di Triscina. Non si poteva fare altrimenti, ha detto il commissario, dato che si tratta di un obbligo di legge, per le case in cui è prevista la inedificabilità assoluta. Voi continuerete in quest’opera?
Come fare invece per quelle case che sono sulla carta in regola, ma che, in base alle foto aeree, risultano di fatto abusive?
Tutti hanno concordato sul fatto che le demolizioni non potranno che proseguire, proprio per obbligo di legge; Pellerito ha anche sottolineato che in caso di esaurimento delle somme previste, non intenderà indebitare ulteriormente le casse comunali; Alfano ha promesso il suo impegno per salvare il salvabile, pur garantendo gli abbattimenti per legge; Brillo ha anche promesso di entrare nel merito di ogni sanatoria, comparando le foto aeree, in modo che a pagare non siano solo i pochi già accertati, specificando che il fondo usato dal comune può essere usato solo per le demolizioni e non per altro.
3) Si parla tanto in questi giorni di crisi dell’aeroporto di Birgi. Castelvetrano è una delle mete più importanti, dal punto di vista turistico, in provincia di Trapani. Quali sono le vostre proposte per un settore così delicato come quello del turismo?
Per Giaramita occorrerà migliorare i collegamenti, trasformare il lago Delia in un centro di sport acquatici internazionali e creare un aeroporto al posto del vecchio campo d’aviazione che, oltre alla funzione di aviosuperficie, potrebbe diventare un vettore per il turismo militare; Secondo Martire bisognerà usare gli strumenti economico finanziari della Regione Siciliana, valorizzando il centro storico e le borgate; Pellerito ha messo l’accento sul parco archeologico di Selinunte, in modo da distribuire i suoi benefici all’intero territorio di Castelvetrano; Alfano ha promesso i contatti giusti per incrementare le presenze al parco archeologico, con i collegamenti al centro storico; Per Brillo, fondamentali i collegamenti tra Birgi e Castelvetrano, con un piano già pensato insieme all’assessore regionale al turismo; Calamia ha parlato di riqualificazione del Parco, di decoro e di politiche da avviare in rete con gli altri sindaci della Valle del Belice.
4) Il comune di Castelvetrano è in dissesto finanziario: una voragine da 27 milioni di euro causata da un'alta percentuale di cittadini che non pagano le tasse, ma soprattutto dall'atavica incapacità del comune a riscuotere quelle già richieste. Di solito, nelle campagne elettorali, si promette di abbassare le tasse. In questo caso invece, per legge, verranno alzate. La domanda però è: come farete concretamente a riscuoterle?
Secondo Martire il dissesto può essere un’opportunità, dal momento che il debito dovrà essere ripianato in 5 anni e non in 20 e che il suo gruppo avrebbe già identificato quali costi e spese poter tagliare; Pellerito ha precisato che chi può, pagherà le tasse fino all’ultimo centesimo, ma chi non ne ha la possibilità non sarà certo costretto a farlo al posto di mangiare; Alfano ha affermato che si sarà severi con chi può pagare e disponibili con chi è in difficoltà, attraverso rateizzazioni e scambio con prestazioni di attività gratuite nei confronti del comune. Anche se, ha aggiunto, la situazione non potrà che migliorare grazie al fatto che 5000 persone avranno diritto al reddito di cittadinanza; Brillo ha sottolineato che senza tasse non ci sono servizi e che bisognerà confrontarsi con l’Osl (Organismo Straordinario di Liquidazione). Ha poi detto che piuttosto che guardare all’assistenzialismo in periodi di campagna elettorale, occorrerebbe guardare più al lavoro; Calamia ha confermato che tutte le imposte saranno al massimo, tranne la Tari, che dovrà corrispondere al costo del servizio, puntando anche su una rateizzazione per fasce di reddito; Giaramita ha parlato di rateizzazione e baratto amministrativo, aggiungendo che non pignorerà mai le case di non paga e che i furbetti saranno perseguiti, ma i deboli saranno aiutati.
5) I giovani e la cultura sono spesso protagonisti nelle campagne elettorali, ma rischiano poi di diventare, nell'effettiva amministrazione della città, una cornice secondaria. Quali sono le vostre proposte concrete e attuabili per le politiche giovanili e quelle culturali?
Pellerito proporrebbe ai giovani la partecipazione ai consigli comunali; Alfano ha affermato di voler coinvolgere i giovani parlando la loro lingua, che è quella dell’arte e della musica; Brillo vorrebbe trasformare il centro “Ernesto Basile” in un nuovo polo museale dove far ritornare le metope selinuntine dal museo Salinas di Palermo. Oltre a centri di aggregazione giovanile in beni assegnati dal comune e l’attivazione della “consulta delle associazioni”; Anche Calamia ha centrato il punto sulle aggregazioni giovanili, per sottrarre manovalanza mafiosa e creare una generazione di persone libere; Giaramita ha messo l’accento sullo sviluppo del territorio che permetta ai giovani di non andare via dalla città. Oltre a maggiore formazione per affrontare meglio le difficoltà legate al lavoro. Su una linea simile anche Martire, che ha parlato del lavoro oggi, restituendo dignità ai giovani ed evitando l’attesa del reddito di cittadinanza nel 2020.
Egidio Morici