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29/04/2019 07:05:00

Castelvetrano, Martire ed Alfano al ballottaggio. L’incognita delle alleanze

 Castelvetrano va al ballottaggio.

E’ il ritorno al voto dopo le amministrative del 2012 e due anni di commissariamento per infiltrazioni mafiose.

Al secondo turno andranno Calogero Martire (con le due liste Obiettivo Città e Ricominciamo Insieme) ed Enzo Alfano del Movimento 5 Stelle.

Sono stati i due candidati sindaci più votati.

Più avanti sembra essere Martire con poco più del 30%, a pochi punti percentuali da Alfano. Anche se a, momento in cui scriviamo, i dati non sono definitivi, il testa a testa tra i due è ormai certo.

 

Decisivi saranno, tra due settimane, gli apparentamenti.

Il sì per i Cinque Stelle, in attesa dell’ok alle alleanze per la amministrative validato dalla piattaforma Rousseau, potrebbe arrivare anche dai portavoce regionali.

Sembra però che queste potranno essere concesse soltanto con le liste civiche. Anzi, come ipotizzato da Luigi Di Maio qualche mese fa, con le “vere liste civiche”.

A questo punto c’è da chiedersi se la lista “Insieme si può” dell’avvocato Vita Alba Pellerito, potrebbe essere considerata tale, vista la pregnante presenza dell’ex consigliere massone Ninni Vaccara e di una considerevole parte di ex sostenitori di Gianni Pompeo (l’ex sindaco scomparso nel gennaio scorso).

Stessa cosa vale per “Legalmente Castelvetrano” dell’ex colonnello della Guardia di Finanza Antonino Giaramita, formatasi a causa del diniego sull’uso del simbolo da parte della Lega e  composta in buona parte da tesserati del partito, sostenuti anche dal massone Piero D’Angelo.

 

Dall’altra parte, invece ci sono i partiti: il Pd di Pasquale Calamia, arrivato al terzo posto, e Fratelli d’Italia di Davide Brillo.

Difficile dire quale sarà la precisa geometria elettorale in vista del ballottaggio. Ma se l’affluenza dovesse mantenersi come nel primo turno e le condizioni per l’apparentamento dei pentastellati dovessero rimanere rigide, Calogero Martire avrebbe delle buone possibilità di diventare il prossimo sindaco della città.

 

Certo, in due settimane possono succedere tante cose.

In ogni caso la campagna elettorale, da tiepida e sottotraccia, è destinata a surriscaldarsi.

 

Egidio Morici