In campagna elettorale c’è sempre chi si avvicina e tenta di salire sul carro del vincitore, ma non è detto che sia gradito o ben accetto”. Così il Commissario regionale Lega Sicilia Sen. Stefano Candiani mette a tacere illazioni o articoli di giornali che vorrebbero persone poco trasparenti avvicinarsi alla Lega.
“Se qualcuno dovesse pensare alla Lega come a un autobus su cui salire a convenienza, si sbaglia di grosso: persone indagate per mafia, o vicini ad ambienti malavitosi non sono e non saranno mai accettate in Lega. Prendo quindi le distanze da qualsiasi ingresso o coinvolgimento di persone poco trasparenti nel partito, ribadendo che in Sicilia per entrare nella Lega, occorre sottoscrivere un codice etico che ha tra i requisiti principali lontananza e avversione alla mafia, e non mi risulta che i soggetti citati in vari articoli di giornale, lo abbiano sottoscritto. Siamo un movimento in costante crescita e molti millantano appartenenze che non hanno un riscontro reale: ammiccamenti, grandi sorrisi o finti occhiolini non ci interessano e non fanno parte del nostro modus operandi -conclude Candiani-. A testa bassa e con impegno continuiamo a lavorare sul territorio contando sul lavoro di decine e decine di persone trasparenti e che hanno voglia di servire la Lega e la Sicilia e non di servirsene”.