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10/05/2019 06:00:00

Castelvetrano pronta a scegliere il prossimo sindaco, ecco le nostre domande

 Ci siamo. Il ballottaggio di domenica prossima deciderà chi sarà il prossimo sindaco di Castelvetrano, dopo due anni di commissariamento per mafia.

Sarà una gara all’ultimo voto tra Enzo Alfano, del Movimento Cinque Stelle e Calogero Martire sostenuto da due liste civiche (Obiettivo Città e Ricominciamo Insieme).

 

L’affluenza al primo turno ha avuto un crollo di circa il 20 per cento, rispetto alle precedenti amministrative di sette anni fa che, nel 2012 portarono all’elezione di Felice Errante.

Ci si chiede se oggi, i comizi finali di entrambi i candidati avranno la capacità di convincere gli astensionisti.

Sì, perché non sono stati dichiarati apparentamenti in quest’ultimo tratto di corsa per il posto di primo cittadino di una città che si è dimostrata protagonista, nel bene e nel male, destando grande interesse da parte di sponsor nazionali di diverse aree politiche.

La campagna elettorale però si è rivelata piuttosto sottotono, già nel primo turno. Anzi, già dal 2017, quando le elezioni amministrative furono poi abortite 4 giorni prima del voto, a causa dello scioglimento del comune per infiltrazioni mafiose. Allora i candidati sindaci in carica erano quattro, stavolta sono stati sei.

 

La redazione di Tp24 aveva già organizzato un confronto a due, che sarebbe dovuto andare in onda in diretta dagli studi di Rmc101 a Marsala, mercoledì scorso. Purtroppo, dopo che i candidati ci avevano confermato la loro partecipazione, il confronto è saltato lo stesso: Enzo Alfano ha disdetto due giorni prima a causa di un impegno sopravvenuto. E Calogero Martire è arrivato in ritardo, quando il programma “Il Volatore” era ormai terminato.

 

Riportiamo di seguito le domande che avremmo voluto porre, nella speranza che a questo punto possa rispondere direttamente il vincitore che verrà fuori dal ballottaggio di domenica prossima.

 

1)      Non tutti i precari potranno essere stabilizzati e siamo di fronte a diversi pensionamenti del personale dipendente. Molti dei precari che rimangono dovranno lavorare anche fuori dalle stanze del comune (verde pubblico, manutenzione delle vie, canile, ecc…). Sarà possibile?

Inoltre, abbiamo potuto notare che dato che i precari non sono tenuti per contratto a determinati turni o mansioni, è come se alcuni servizi fossero possibili solo con una loro disponibilità aggiuntiva, che scelgono di dare oppure no. Come si può sfuggire a questa specie di piccola dittatura che abbiamo visto durante il commissariamento?

 

2)  Visto il dissesto e l’obbligo del risanamento, come aumentare concretamente le entrate del comune? In che modo dovranno essere messe le mani nelle tasche dei cittadini? Considerando soprattutto che le mancate entrate più consistenti si riferiscono a diverse realtà dell’area artigianale e commerciale, si procederà ai pignoramenti?

 

3)   Sull’abusivismo di Triscina. Al di là dei casi già accertati e delle demolizioni che, per forza di cose dovranno continuare, verranno cercati tutti i casi di abusivismo nascosto o mascherato da condoni che (alla luce del confronto delle foto aeree del 1978) sono ancora più abusivi delle case? Ci si metterà anche nei panni di chi ha subito l’abbattimento e sa bene che la casa vicino alla sua ha magari un condono truccato?

 

4)  Che tipo di riqualificazione sarà prevista per il quartiere Belvedere? Per esempio, quale sarà la destinazione di quella costruzione del comune, inizialmente prevista per uffici comunali?

 

5)   E’ ovvio che definire Castelvetrano come la città di Matteo Messina Denaro possa non piacere a nessuno. Però da anni si susseguono decine e decine di arresti di fiancheggiatori, mentre la città non ha ancora mostrato la propria capacità di isolare i mafiosi. Che fare?

 

6)   Avete incontrato la commissione straordinaria, in modo da avere contezza di ciò che la stessa ha già fatto, di quello che non ha ancora completato e che si potrebbe portare a termine e di quello che invece non ha ancora fatto, ma reputa conveniente fare per la collettività?

 

7)  Da tempo, sono stati disposti dall’assessorato regionale Territorio e Ambiente 1.200.000 euro, parte dei quali servirà a riqualificare il porticciolo turistico di Selinunte. Soprattutto a ricostruire una delle banchine crollate. Più recentemente, la Regione Siciliana ha invece  finanziato 48.000 euro per un intervento “emergenziale” di bonifica dalle alghe e dalla sabbia. All’ingresso della borgata, c’è ancora appeso un lenzuolo con la scritta “Il 28 se non andiamo a lavorare, non andiamo a votare”. Ma siccome sono arrivati 48.000 euro, i pescatori (autori della scritta) a votare ci sono andati.

Non è un mistero che da un bel po’ il loro punto i riferimento sia stato l’onorevole Toni Scilla di Mazara. E’ così campato in aria pensare che quest’ultimo possa aver dato qualche consiglio ai pescatori su chi votare in queste amministrative a Castelvetrano?

 

8)  Sono stati assegnati 18 milioni di euro per realizzare la rete fognaria a Triscina. Sono parecchi soldi, che potrebbero suscitare l’interesse della mafia (o di una sua evoluzione più invisibile). Al di là dei protocolli, che cosa intendete fare per impedirlo?

 

Egidio Morici