<<Vari negozi, anche nella nostra provincia, commercializzano prodotti derivanti dalla cannabis light ma, anche dinanzi agli interessi economici ingenti di un settore in espansione, non possiamo rinunciare alla difesa della salute dei più giovani>>. Questo ha dichiarato Elena Di Pietra, responsabile del Popolo della Famiglia in provincia di Trapani a seguito della sentenza delle Sezioni Unite penali della Corte di Cassazione del 30 maggio scorso sulla vendita dei prodotti derivanti dalla cannabis light.
<<L’assunzione di tali prodotti - ha continuato Di Pietra - viene ritenuta innocua e priva di effetti collaterali ma la classificazione delle sostanze stupefacenti in “pesanti” e “leggere” non è accettata dagli studi scientifici in quanto tutto è condizionato dalla quantità di sostanza assunta, da come viene “acquisita” dall’organismo, dalle condizioni fisiche dell’assuntore e dal fatto che l’uso sia intenso e ripetitivo o del tutto occasionale. Il Popolo della Famiglia da anni insiste nel dire che la cannabis light è nociva (già nel programma per le politiche 2018 prevedeva una lotta a tutte le droghe con abolizione del concetto di lieve entità e di droghe leggere, e nel programma per le europee appena trascorse dichiarava guerra a tutte le dipendenze impegnandosi a promuovere politiche di contrasto alla diffusione di sostanze stupefacenti).
Il 10 aprile 2018 intervenne anche il Consiglio superiore di sanità con un parere sfavorevole all’apertura di punti vendita di prodotti derivanti dalla cannabis light in quanto il principio attivo psicotropo (Thc) può accumularsi nel cervello anche attraverso prodotti che presentano una bassa concentrazione dello stesso e segnalò al Ministro della Salute la necessità di chiudere questi negozi in considerazione del fatto che la sostanza cosiddetta legale poteva essere molto nociva soprattutto per i giovani, ma detto parere è rimasto inascoltato>>.
<<Anche l’assunzione di prodotti derivanti dalla cannabis light – ha poi concluso Di Pietra - può creare danni ingenti alla salute e dipendenza. Le dipendenze privano la persona della sua libertà, e sdoganare l’uso delle droghe cosiddette leggere è stata una manovra molto grave che pone in serio pericolo le giovani generazioni. Auspichiamo che il ministro Salvini dia seguito ai suoi annunci fatti in campagna elettorale attivandosi per la chiusura dei negozi in questione. Noi del Popolo della Famiglia vigileremo sull’operato del governo e continueremo a sollecitare lo stesso ad agire in difesa dei giovani e degli adolescenti>>.