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20/07/2019 09:10:00

Prostituzione a Marsala, due condanne e un appartamento in Via Alighieri confiscato

 Per favoreggiamento della prostituzione, il Tribunale di Marsala ha condannato due donne, una italiana e l’altra brasiliana. Tre anni e due mesi di carcere sono stati inflitti ad Anna Rita Donato, 50 anni, di Marsala, mentre a quattro anni e due mesi è stata condannata la 43enne brasiliana Alves Eliane Marcelino, che adesso vive in Lazio, e che per l’accusa si sarebbe occupata del reclutamento delle ragazze sudamericane da fare prostituire.

La Donato era, invece, la proprietaria di un appartamento in via Dante Alighieri (ex Circonvallazione dello stadio, a Marsala) trasformato in “casa di prostituzione” da chi l’aveva preso in affitto. E cioè l’ecuadoregna Hortiz Mariza Hivilin Hernandez, di 48 anni, che ha già patteggiato due anni di carcere. Adesso, per la Donato, oltre alla pena detentiva, il Tribunale ha ordinato anche la confisca dell’appartamento trasformato in “casa d’appuntamento”. Accolte, dunque, le richieste del pm Antonella Trainito, che aveva invocato 4 anni e mezzo di carcere per la Marcelino e 4 anni, con confisca dell’appartamento, per la Donato. Donato e Marcelino erano rimaste coinvolte, nell’ottobre 2017, nell’operazione antiprostituzione dei carabinieri denominata “Caliente”. Degli otto indagati per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, in sei (tra cui la Hernandez) hanno poi preferito patteggiare e il 3 gennaio 2018 sono stati condannati dal gup di Marsala Francesco Parrinello a pene tra i due anni e i quattro mesi di carcere. A difendere l’imputata marsalese sono stati gli avvocati Stefano Pellegrino e Carlo Ferreri, che dopo la sentenza hanno dichiarato: “Attendiamo con serenità la motivazione e il giudizio di appello, certi che una rivisitazione dei fatti potrà rendere giustizia alla Donato, con l’assoluzione. Del resto, quest’ultima si è limitata ad affittare ad un canone congruo un appartamento di proprietà senza essere a conoscenza dell’attività di prostituzione che all’interno si esercitava. Infine, non va sottaciuto che nessun rapporto è emerso, nel corso del processo, tra la Donato e gli occupanti dell’abitazione data in affitto. Anzi, è stato dimostrato che la Donato aveva dato, da tempo, mandato a vendere l’abitazione. Cosa che escluderebbe ogni intenzione di volere utilizzare l’appartamento per lucrare sull’attività di prostituzione”. Nel gennaio 2018, oltre alla Hernandez, a patteggiare furono anche Filippo Trapani, di 62 anni, Pietro Lombardo, di 31, anche loro condannati a due anni, mentre un anno e 10 mesi fu la pena per Francesco Tumbarello, di 61 anni, titolare della Edil Casa, un anno e 2 mesi per Matteo Giacalone, di 67, pregiudicato ed ex collaboratore di giustizia, quattro mesi per Augustin Di Dia, di 29, romeno. Quest’ultimo accusato solo della cessione di marijuana da utilizzare con i clienti.