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21/07/2019 08:20:00

Marsala, furto e ricettazione di auto e targhe. Pregiudicato condannato a sei anni

Sei anni e 10 mesi di carcere sono stati inflitti dal Tribunale di Marsala a un pregiudicato di 26 anni, Roberto Milenkovic, processato per ricettazione e furto.

Il primo reato è stato contestato perché, in concorso con un altro soggetto rimasto ignoto, Milenkovic avrebbe acquistato, o comunque, ricevuto due targhe di auto rubate appartenenti a una Lancia Libra, di proprietà di Antonino Mauro, nonché un’auto Lancia Dedra rubata ad un’altra persona (Salvatore Graffeo).

Poi, sempre insieme all’ignoto complice, avrebbe applicato alla Lancia Dedra le targhe della Libra, in modo da confondere le acque. Contestato anche il furto, sempre in concorso con complice non identificato, di una cassettina metallica contenente denaro (112 euro), un Pos e chiavi, di pertinenza del rifornimento carburanti “Coccigrill” di Marsala. Furto “con destrezza” commesso dal suo complice, con il quale, il 24 settembre 2016, si sarebbe recato alla stazione di servizio guidando la Lancia Dedra rubata e facendo finta di fare rifornimento. La cassetta con denaro, pos e chiavi era poggiata sulla pompa di benzina.

A coordinare l’indagine è stato il sostituto procuratore Niccolò Volpe, mentre a difendere Milenkovic, condannato dal collegio presieduto dal giudice Vito Marcello Saladino (a latere Sara Quittino e Francesca Maniscalchi), è stata l’avvocato Daniela Ferrari, che dopo la sentenza ha dichiarato: “Restiamo in attesa della motivazione della sentenza per proporre eventuale appello. Questa difesa ha sostenuto la irritualità dell’identificazione del Milenkovic ritenendo che la mera comparazione tra le immagini della video ripresa e la foto segnaletica del Milenkovic non siano sufficienti a dare la certezza sull’identità del colpevole”. I fatti contestati sono stati accertati nel settembre 2016. E proprio alla fine di quel mese, Roberto Milenkovic, all’epoca da tempo ricercato dalle forze dell’ordine tra la Lombardia e la Sicilia, fu rintracciato e arrestato dalla polizia a Marsala. Venne, quindi, rinchiuso nel carcere di Trapani per scontare un cumulo di pena di 4 anni e mezzo di reclusione per una serie di rapine e altri “reati predatori” commessi quando era minorenne. L’arresto venne eseguito in esecuzione di un provvedimento emesso dalla Procura della repubblica presso il Tribunale per i minori di Milano. Le manette scattarono dopo lunghe ricerche che consentirono ai poliziotti del Commissariato di Marsala di individuare il nascondiglio del pregiudicato in un immobile nella periferia marsalese. Alla cattura si arrivò dopo averne ricostruito i vari spostamenti tra Milano, Palermo a Marsala, dove il pregiudicato rom aveva trovato ospitalità nell’abitazione una donna a lui legata sentimentalmente.