“Rilanciare i consigli di quartiere a Marsala darà voce alle periferie abbandonate, sbaglia il sindaco Di Girolamo a sostenere che non servono a nulla, se non ad accontentare questo o quello. Voglio comunque rassicurare il primo cittadino: la Lega crea strumenti utili ai cittadini nell’esclusivo interesse dello sviluppo dei territori, la politica dei poltronifici la lasciamo al Pd”.
Il commissario cittadino della Lega a Marsala, Mauro Plescia, risponde alle dichiarazioni rilasciate dal sindaco Alberto Di Girolamo nei giorni scorsi durante un’intervista televisiva sulla proposta del Carroccio di ricostituire i consigli di quartiere.
“Al sindaco potrà sembrare strano - dice l’esponente del Carroccio - ma i consigli di quartiere saranno la voce dei cittadini sul territorio. Comprendo che la pratica delle poltrone sia largamente utilizzata in area Pd, ma il progetto della Lega non ha nulla a che vedere con clientelismo e capi bastone. I consiglieri saranno eletti nominalmente e non attraverso liste associate a questo o quel partito. Cittadini liberi, che scrivendo nome e cognome potranno presentare le proprie candidature. Non riceveranno compensi per la loro attività, lo faranno per spirito civico. Per la Polis. I consiglieri potranno presentare interrogazioni e progetti attraverso e-mail pec. Saranno organi consultivi con parere non vincolante, ma dovranno essere obbligatoriamente consultati dalla giunta comunale per le azioni che riguardano il loro territorio di competenza”.
Sui consigli di quartiere come “cerniere fra amministrazione e cittadini”, Plescia cita l’esempio del caso della via Roma: “L'attuale Giunta ha ridisegnare la viabilità di questa arteria fondamentale della città non tenendo conto del parere dei residenti, dei commercianti e delle tantissime persone che vi transitano quotidianamente. Se ci fossero stati i comitati di quartiere per come li intende Lega - spiega Plescia - la Giunta avrebbe prima chiesto il parere ai consiglieri di pertinenza. L'eventuale parere negativo del consiglio di quartiere, sia chiaro, non avrebbe vincolato quella che resta una competenza esclusiva della Giunta, ma quest’ultima si sarebbe dovuta prendere la responsabilità politica di una scelta in contrasto con la volontà della popolazione residente. Inoltre, come saprà certamente il sindaco Di Girolamo, esiste una legge regionale sui trasferimenti di fondi dalla Regione ai Comuni che prevede che una quota per attività concordate con la popolazione. Come ha attuato fino ad ora questa normativa il primo cittadino di Marsala?”.
Il botta e risposta fra Di Girolamo e Plescia tocca anche i soldi del Comune, con la Lega che chiede “chiarimenti al sindaco in merito alle sue affermazioni - specifica il commissario del Carroccio - secondo le quali il buco da 13 milioni di euro al municipio di Marsala sarebbe stato creato da politici che si starebbero avvicinando alla Lega. Invito il sindaco a fare nomi e cognomi, assumendosi la responsabilità di quello che dice. I marsalesi sanno benissimo che negli ultimi 20 anni si sono succedute solo giunte di centrosinistra che hanno effettuato espropri e spese fuori bilancio milionarie, firmato contratti di fornitura energetica con clausole costate centinaia di migliaia di euro in più per le casse del Comune. E ancora - conclude Plescia - mancati interventi di manutenzione ordinaria delle strade che hanno generato innumerevoli esborsi per le casse comunali per le cause intentate dai cittadini, oltre a giunte di sinistra che hanno firmato strumenti finanziari come swap e derivati con enormi perdite di quattrini pubblici, che potevano essere invece usati per potenziare o realizzare servizi ai cittadini”.