Ad Enna i lavori per il depuratore dell'Area industriale di Dittaino e della cittadina di Valguarnera sono iniziati a marzo 2009 e dovevano concludersi dopo 240 giorni, ma per alcune carenze progettuali, interventi inefficaci e a causa di una serie di varianti si sono conclusi a novembre 2012. Nel 2013 il collaudo nonostante gli impianti risultassero non funzionanti e inefficienti, ma dopo sette anni nulla.
15 milioni di euro e un trentennio in totale per realizzare il depuratore non sono bastati per farlo entrare in funzione. Ora sono 11 persone le persone finite nell'inchiesta delle fiamme gialle e si ipotizza un danno erariale di 5 milioni di euro.
Gli indagati devono rispondere di falsità in atto pubblico e frode in pubbliche forniture. Sono tecnici e funzionari pubblici segnalati alla Procura regionale della Corte dei Conti, per un presunto danno erariale alla Regione Siciliana.
L'indagine, coordinata dalla Procura di Enna, si è concentrata sulla riconversione dell'impianto di depurazione che già esisteva. Il progetto della ristrutturazione dell'impianto, che doveva depurare sia i reflui industriale del Dittaino sia i reflui civili del Comune di Valguarnera.