Cambiare i protocolli, incrementare i servizi territoriali e potenziare il trattamento precoce dei pazienti affetti da Covid-19, «anche con terapie off label, alcune delle quali peraltro già autorizzate dall'Aifa».
Lo scrivono centomila medici con una lettera aperta indirizzata anche al ministro Speranza, lettera condivisa della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici (Fnomceo).
Oltre alla richiesta di tamponi e dispositivi di protezione per il personale sanitario, nella lettera si chiede inoltre «di poter mettere a frutto le esperienze cliniche, senza ostacoli burocratici nel prescrivere farmaci, tamponi, Rx e/o Tc, ecografia polmonare anche a domicilio, emogasanalisi, tutte cose che vanno a supportare la clinica, ma che non la sostituiscono».
I medici dicono che due mesi di scambio di informazioni sulla Covid-19, sono giunti alla conclusione che «i pazienti vanno trattati il più presto possibile sul territorio, prima che si instauri la malattia vera e propria, ossia la polmonite interstiziale bilaterale, che quasi sempre porta il paziente in rianimazione».