19,00 - Arretra ancora il Coronavirus in provincia di Trapani. Sono 67 le persone attualmente positive al Covid, secondo i dati trasmessi dall'Asp di Trapani.
In un giorno si sono registrati 11 guariti e nessun nuovo contagiato su quasi duecento tamponi effettuati.
Ecco come sono distribuiti i casi nelle città della provincia: Alcamo 16; Buseto Palizzolo 0; Campobello di Mazara 3; Castellammare del Golfo 0; Castelvetrano 10; Erice 4; Gibellina 1; Marsala 3; Mazara del Vallo 3; Paceco 1; Salemi 7; Trapani 12; Valderice 7.
Emerge subito il dato di Valderice, dove sono guarite 6 persone. E poi è guarito l'unico positivo di Buseto Palizzolo. Altri due guariti a Salemi, uno a Trapani, uno a Paceco. Restano ricoverate 6 persone, di cui una in terapia intensiva, all'ospedale di Marsala. Il resto si trova in isolamento domiciliare. In totale, dall'inizio dell'emergenza, hanno preso il virus 123 persone in provincia di Trapani, di queste ne sono morte 5.
18,00 - Stabile il virus in Sicilia, dove diminuiscono i ricoverati e aumentano le persone guarite. Nelle ultime 24 ore è morta soltanto una persona, mentre i nuovi positivi sono 35.
Questo il quadro riepilogativo della situazione nell’Isola, aggiornato alle ore 17 di oggi (martedì 28 aprile), in merito all’emergenza Coronavirus, così come comunicato dalla Regione Siciliana all'Unità di crisi nazionale.
Dall'inizio dei controlli, i tamponi effettuati sono stati 73.008 (+2.358 rispetto a ieri), su 68.729 persone: di queste sono risultate positive 3.120 (+35), mentre attualmente sono ancora contagiate 2.143 (+20), 745 sono guarite (+14) e 232 decedute (+1).
Degli attuali 2.143 positivi, 462 pazienti (-13) sono ricoverati - di cui 34 in terapia intensiva (-1) - mentre 1.681 (+33) sono in isolamento domiciliare. Il prossimo aggiornamento regionale avverrà domani.
6,00 - Ristoratori, parrucchieri, ma anche i vescovi. Le misure sulla fase due in Sicilia ha scontentato un po’ tutti.
Nella Sicilia dove la curva del contagio è più bassa rispetto alle regioni del Nord ci si aspettava qualcosa in più nelle nuove misure annunciate dal premier Giuseppe Conte per la cosiddetta fase due.
Non ci stanno i ristoratori che chiedono maggiori tutele in vista della riapertura e regole meno stringenti. In provincia di Trapani titolari di bar e ristoranti sono pronti a consegnare le chiavi dei propri locali ai sindaci per l’impossibilità di aprire con le regole di distanziamento imposte.
Estetiste e parrucchieri sono le figure più arrabbiate, potranno aprire i battenti soltanto il primo giugno. In questo senso la Cna lanciato l’allarme che il prolungamento del lockdown favorirà l’esercizio abusivo della professione e ha chiesto un intervento a Musumeci. Il Governatore Siciliano pare che chiederà al Governo Conte qualche deroga. Potrebbe anche forzare la mano Musumeci, che pensa di varare un’ordinanza con la quale si alleggerirebbero le misure. In passato la Sicilia aveva adottato misure più rigide, adesso si potrebbero allargare le maglie. Molte pressioni, insomma, su Musumeci per tentare di allentare le restrizioni in una regione che non è nelle stesse condizioni epidemiologiche di quelle del Nord. Pressioni anche dai deputati regionali.
Eppure ieri i dati hanno fatto emergere un balzo in avanti del virus. I contagi sono tornati a crescere, in confronto ai quasi 200 guariti del giorno precedente. Diminuiscono invece i contagiati in provincia di Trapani.
I Vescovi siciliani contrari al Dpcm
"È fondamentale distinguere tra le responsabilità politiche del Governo, le responsabilità professionali del Comitato tecnico-scientifico e le responsabilità etico-spirituali della Chiesa, chiamata a organizzare la vita della comunità cristiana nel doveroso rispetto della propria autonomia e con l'adozione delle misure idonee a salvaguardare la salute dei cittadini". Così i vescovi di Sicilia, "interpreti del sentimento del clero e dei fedeli che desiderano la ripresa graduale della vita liturgica e delle attività pastorali", manifestano "piena adesione alla nota della Conferenza episcopale italiana e condividono il disaccordo sul decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri, varato il 26 aprile, con il quale si 'esclude arbitrariamente la possibilità di celebrare la Messa con il popolo', compromettendo ulteriormente l'esercizio della libertà di culto garantita dalla Costituzione Italiana". Nella nota diffusa dalla Conferenza episcopale siciliana si ritiene "auspicabile che in tempi brevi il Governo italiano riavvii la trattativa con la Conferenza episcopale italiana per riesaminare orientamenti e protocolli finalizzati alla ripresa immediata della piena partecipazione dei fedeli alle celebrazioni liturgiche in condizioni di massima sicurezza". Per i vescovi delle diciotto diocesi di Sicilia, "la persona non si nutre solo di pane e il suo equilibrio è frutto di una serie di relazioni, con Dio e con gli altri". "Gli squilibri, per di più, penalizzerebbero anche l'ambito economico e persino la salute fisica. Peraltro - si legge nel comunicato -, sembra non comprendersi che l'attività solidale delle organizzazioni cattoliche, che si adoperano alacremente per alleviare l'indigenza di tante famiglie e sostenere le strutture sanitarie, nasce da una fede che deve attingere a una sorgente così fondamentale come la vita sacramentale".
Cimitero, ville, mercati verso la riapertura a Trapani
La Giunta Comunale di Trapani sta pensando alla riapertura di ville comunali, mercati, cimitero.
“Salvo nefaste novità dell'ultima ora circa il mantenimento dei livelli di sicurezza sanitaria e in attesa di nuove direttive governative e dell'autorità sanitaria il 4 maggio, verosimilmente, si potrebbero gradualmente cominciare a riattivare alcuni servizi e riaprire il cimitero, i mercati (ortofrutticolo, pesce), le ville e i giardini, il campo CONI ma anche il campo Aula, il CCR del lungomare Dante Alighieri e i CCR mobili”, ha comunicato il sindaco Giacomo Tranchida.
Al vaglio c’è anche l’avvio della pulizia delle spiagge, i servizi bus dell’Atm e riattivare i parcheggi a pagamento e la rimozione forzata, nonché la cura del verde pubblico. Per riattivare i servizi comunali la giunta dovrà fare una ricognizione del personale per capire quanti dipendenti potrebbero rientrare operativi.
I ristoratori si arrendono in provincia di Trapani
Anche i commercianti, gli artigiani, i ristoratori e gli albergatori di Trapani, Marsala ed Erice aderiscono all'iniziativa "Risorgiamo Italia".
Stasera alle 21, dopo aver atteso invano misure economiche a sostegno delle proprie attività, per l'ultima volta accenderanno le luci dei loro locali. Poi, domani, consegneranno le chiavi dei loro esercizi commerciali al sindaco della propria città.
I dati trapanesi
Scende ancora il numero dei malati di Covid-19 in provincia di Trapani. Si registrano tre guariti che portano gli attuali positivi a quota 78.
Nessun nuovo caso in provincia di Trapani, ma c'è da dire che sono stati effettuati una cinquantina di tamponi, quando nei giorni scorsi si viaggiava a 200 tamponi al giorno. Salgono a 40 così i guariti.
A Castellammare del Golfo, città in cui si è registrata una vittima, non ci sono più positivi al Covid.
Questi i dati per città.
Alcamo 16; Buseto Palizzolo1; Campobello di Mazara 3; Castellammare del Golfo 0; Castelvetrano 10; Erice 4; Gibellina 1; Marsala 3; Mazara del Vallo 3; Paceco 2; Salemi 9; Trapani 13; Valderice 13.
Secondo quanto comunica l'Asp dei 78 positivi soltanto 6 sono ancora ricoverati, di cui uno in terapia intensiva, tutti al Covid Hospital di Marsala.
I tamponi effettuati da quando è cominciata l'emergenza, 4.278. I test sierologici su personale sanitario: 3.093.
I dati siciliani
Aumentano i contagi in Sicilia. Torna di nuovo a crescere, dopo due giorni di calo, il conto degli attuali positivi al Coronavirus in Sicilia. Sono 2123 le persone malate di Covid 19 sull’Isola, di questi 475 (-3) sono ricoverati - di cui 35 in terapia intensiva (+2) - mentre 1.648 (+19) sono in isolamento domiciliare.
Dall'inizio dei controlli, i tamponi effettuati sono stati 70.650 (+546 rispetto a domenica), su 66.749 persone: di queste sono risultate positive 3.085 (+30), mentre attualmente sono ancora contagiate 2.123 (+16), 731 sono guarite (+11) e 231 decedute (+3).