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11/07/2020 18:55:00

Sistema Montante, l'ex assessore all'Energia Marino: "Lumia era il Governatore ombra"

 Al processo di Caltanissetta che vede imputati i fedelissimi di Antonello Montante ha testimoniato l'ex assessore all'Energia del Governo Crocetta ed ex pubblico ministero Nicolò Marino. 

"Non ho mai avuto stima di Antonello Montante", ha detto Nicolò Marino. "Avevo chiaramente percepito che questa funzione che aveva assunto di tutore della legalità era inaccettabile per la magistratura".

"Nel periodo in cui ero assessore – racconta Marino in aula - ero convinto che la mia nomina fosse legata a un progetto di governo in cui credevo. Avevo stima del presidente Rosario Crocetta, e avevo stima di Beppe Lumia. Quell’occasione la percepii come una strada. Capii che era venuto il tempo di andare via da Caltanissetta e accettare quell’incarico". 

«I contrasti – spiega Marino - nacquero per la gestione della discarica di Siculiana. Un giorno quando ancora ero assessore ricevetti una chiamata da Lumia che mi diceva: “Devi venire a Palermo perché Antonello Montante e Ivan Lo Bello ti vogliono parlare”. Io non andai, vennero loro. Eravamo all’hotel Excelsior di Catania. Neanche il tempo di sedermi e Montante si alza e mi dice: “La devi smettere di creare dossier sul mio conto. Altrimenti so io cosa fare”. A quel punto dissi che me ne andavo. Lo Bello stava zitto e Lumia cercava di placare gli animi. Montante sostanzialmente mi contestava la posizione pubblica contro Giuseppe Catanzaro che gestiva una delle più grosse discariche in Sicilia, quella di Siculiana. Catanzaro ci aveva chiesto il rilascio di un’autorizzazione per l’ampliamento della discarica ma per rilasciarla era necessario, così come previsto per legge, che venisse realizzato un impianto per il trattamento dei rifiuti».

"Beppe Lumia era  il governatore ombra nella giunta Crocetta – dice ancora Marino. Il parlamentare del Pd, ha spiegato Marino: "era una presenza costante nella stanza del presidente Crocetta e riceveva anche per conto del presidente. Riceveva sempre nella stanza del presidente ed era sempre lì".

Ed ancora su Montante: "Ho saputo cosa avete preso, stai attento che ti rompo i denti". E' la frase che Montante avrebbe pronunciato a margine dell'operazione "Doppio colpo 2". Durante una telefonata, l'imprenditore avrebbe rivolto al comandante del reparto operativo dei carabinieri di Caltanissetta, Letterio Romeo, queste parole quando scoprì che i carabinieri avevano sequestrato delle foto che lo ritraevano con il boss di Serradifalco Vincenzo Arnone. 

Le minacce ricevute da un colonnello dei carabinieri: "Letterio Romeo era agitato, turbato. Montante - ha detto Marino - aveva chiamato inizialmente l'ufficiale per congratularsi per l'operazione antimafia. Romeo percepì quella frase di Montante come una minaccia. Fece una relazione di servizio che consegnò a me personalmente, ma non da mettere agli atti del procedimento. Una relazione da consegnare ai suoi superiori per lasciarne una traccia. Io la consegnai al dottor Stefano Luciani".