"E' urgente fare i tamponi a tutti i lavoratori così da individuare gli eventuali asintomatici, e velocizzare le operazioni di sanificazioni di tutti i locali e dei mezzi di trasporto della polizia penitenziaria istituendo una programmazione costante di tali azioni".
Queste sono le parole di Gioacchinio Veneziano Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria Sicilia alla notizia di un detenuto risultato positivo al covid-1, che conferma uno stato di salute ottimo del recluso.
"Tredici nostri colleghi della polizia penitenziaria - dichiara il Segretario della UIL - che durante le diverse fasi di traduzione, immatricolazione, e scorta all’interno del carcere hanno avuto contatti, anche se a distanza, con il detenuto, sono stati messi immediatamente in isolamento fiduciario e sottoposti al tampone rapido, risultando tutti negativi, ma per maggiore sicurezza altri accertamenti sanitari e un altro tampone saranno operati nei prossimi giorni”.
Contestualmente - continua il leader della UIL Siciliana di categoria - l’amministrazione penitenziaria ha fatto partire una sorta di controllo a catena anche sul personale del carcere di provenienza del detenuto, ma per fortuna anche in questo caso gli operatori di polizia sono risultati negativi al tampone".
"Una procedura, quella della estensione dei controlli, concordata tra il Dipartimento Amministrazione Penitenziaria, Assessorato Regionale alla Salute della Sicilia di Roma, e il Provveditore Regionale delle carceri siciliane, unitamente al Direttore del carcere di Trapani d.ssa Giovanna Re, hanno gestito senza indugio la situazione, ma non possiamo affermare” - asserisce ancora il sindacalista della UIL, “che il carcere sia assolutamente impermeabile al virus e alla possibilità di contagio ma, almeno in questo caso, possiamo dire che i protocolli di sicurezza sanitaria hanno funzionato”.
”Certamente - continua Veneziano - “non è facile gestire la situazione nelle carceri, ma il Dap con a Capo il Presidente Petralia con il coinvolgimento necessario di chi opera nelle trincee penitenziarie sta dando il massimo, infatti a breve riunirà i sindacati a Roma per rafforzare le misure anti covid19, perché i contagi all'esterno hanno registrato una recrudescenza, quindi è necessario rafforzare e velocizzare le operazioni di sanificazioni di tutti i locali e dei mezzi di trasporto della polizia penitenziaria istituendo una programmazione costante di tali azioni, dotando gli operatori tutti di strumenti di protezione idonei”.
Al Dap stanno operando con molta attenzione, però – conclude - Veneziano-, ci vuole un programma di formazione per tutto il personale penitenziario per capire e acquisire coscienza su come affrontare la questione del contagio da covid19, in modo tale da per evitare allarmismi e scongiurare errori procedurali.