E’ capace di intendere e di volere e le sue condizioni psichiche sono compatibili con il regime carcerario.
E’ stata subito smontata una presunta incompatibilità con la detenzione di Margareta Buffa, sotto processo per l’omicidio di Nicoletta Indelicato, e detenuta al penitenziario di Agrigento.
Margareta Buffa è accusata di aver ucciso l’amica insieme a Carmelo Bonetta (reo confesso già condannato a 30 anni con rito abbreviato) la notte tra il 16 e il 17 marzo 2019.
Giorni fa durante l’ultima udienza davanti la Corte d’Assise di Trapani è stata proprio la volta di Margareta Buffa che davanti ai giudici ha raccontato la sua versione dei fatti, e ancora una volta negando tutto.
Prima di quell’udienza però è stata necessaria una perizia sulla Buffa. In particolare a fine settembre una psichiatra del carcere di Agrigento ha refertato dei “sintomi ansiosi” e ha chiesto la possibilità che Buffa venisse osservata per un periodo in un osservatorio psichiatrico. A seguito di questo referto il Dap, il Dipartimento di amministrazione penitenziaria, si attiva, nell’ipotesi che ci potesse essere incompatibilità con il regime carcerario, e prevede una perizia. Perizia avvenuta il giorno prima dell’udienza, proprio in carcere, effettuata dal dott. Vivona, psichiatra forense, nominato dai giudici della Corte d’Assise. Presente alla visita anche la psicologa forense di parte civile, la dottoressa Silvia Spanò.
Dalla verifica sia dei referti che dal colloquio avuto con Margareta Buffa è emerso che non c’erano delle effettive urgenze psichiatriche. La Corte ha quindi accolto la perizia del dott. Vivona e del perito di parte civile. “Margareta Buffa non solo non è incompatibile col regime carcerario, ma è anche nelle piene condizioni psichiche per poter affrontare il processo, così come ha fatto nell’udienza in cui è stata sentita”, ha spiegato la dottoressa Spanò.
“Quella della Buffa è una personalità che tende a manipolare e sfruttare le persone per i suoi scopi. Una personalità machiavellica che emerge anche dall’ultima udienza. Pur di raggiungere i suoi obiettivi sfrutta chi ha intorno, un’assenza di empatia nei confronti degli altri. E anche nelle situazioni di pressione non cede, a differenza di Bonetta”, aggiunge Spanò.
La prossima udienza del processo a Margareta si terrà il 16 novembre, quando verrà sentito proprio il padre della ragazza accusata dell’omicidio Indelicato. Se tutto procede come da programma entro la fine dell'anno potrebbe esserci la sentenza.