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23/01/2021 02:00:00

Le scorie nucleari e il "nostro giardino"

 NIMBY, acronimo in lingua inglese che sta per: not in my back yard ("Non nel mio cortile sul retro") si indica la protesta da parte di membri di una comunità locale contro la realizzazione di opere pubbliche con impatto rilevante , in un territorio che viene da loro avvertito come strettamente personale ,ma che non si opporrebbero alla realizzazione di tali opere se in un altro luogo per loro meno importante.

L'opposizione può essere motivata dal timore di effetti negativi per l'ambiente, di rischi per la salute o sicurezza degli abitanti o di una riduzione del territorio. Questo concetto lo stiamo vivendo in relazione ai siti individuati per la possibile conservazione di scorie nucleari nel libero consorzio comunale di Trapani tra l'altro sono le zone classificate con valore più basso come idonee.

Resti di media e bassa intensità, dovuti ad attività di medicina nucleare, industriale e ricerca. È indubbio che l'ex provincia le produce, che ne facciamo? Idem avviene per termovalorizzatore e discariche. Eppure tutti questi impianti considerati molti sicuri, i termovalorizzatori generano nanopolveri molto basse , altrimenti i danesi sono folli avendone realizzato uno a Copenhagen, facendone anche una pista da sci.

In più ci sarebbero posti di lavoro per la costruzione, successivamente per il funzionamento. Lo stesso principio non vale per la politica nazionale ossia vale in questa declinazione per i cosiddetti costruttori, "yes in my garden" tutti rammentano Scilipoti, Razzi e Porfidia dell'Italia dei Valori, quanti ricordano di Calearo e Cesario del PD? O di un presidente della regione Sicilia Drago e C. Mannino , Pionati dellUdC? I segretari Meloni e Salvini gridano giustamente vergogna ai novelli responsabili, si rimembra al governo con i responsabili d'allora, la Meloni ministra, la Lega ministro il suo segretario dell'epoca Bossi. Si ripete questa pratica, non piace, ma niente di nuovo "in all gardens".

Vittorio Alfieri