Due anni e mezzo di carcere sono stati inflitti, per ricettazione, dal Tribunale di Marsala al 23enne Davide Piccione, inizialmente accusato di riciclaggio, un reato che prevede pene più severe.
Nel condannare Piccione, infatti, i giudici hanno derubricato il riciclaggio nel meno grave reato di ricettazione. Il pubblico ministero aveva invocato una condanna a quattro anni e due mesi di reclusione.
Al giovane, difeso dall’avvocato Luisa Calamia, che è riuscita a far ridimensionare l’accusa, e di conseguenza anche la pena, è stato contestato di avere acquistato, l’11 maggio 2018, uno scooter Piaggio Beverly del 2002, 200 cc di cilindrata, ed averne utilizzato targa e numero di telaio per applicarli, con sovrapposizione e saldatura, su un altro scooter della stessa marca rubato. La “parte offesa” si è costituita parte civile con l’assistenza legale dell’avvocato Antonino Sammartano. Nel corso del processo, la difesa ha cercato di dimostrare che il reato da contestare non era il riciclaggio, ma la ricettazione. E alla fine, il Tribunale (presidente del collegio: Vito Marcello Saladino, giudici a latere Matteo Giacalone e Andrea Agate) ha condiviso questa ipotesi. E in tal modo, vista l’entità della pena inflitta, quando la sentenza diverrà definitiva, se permarrà la condanna, il 23enne marsalese potrebbe avere la possibilità di accedere a “misure alternative” alla reclusione.
Sempre nel 2018, nella notte del 21 maggio, Davide Piccione fu arrestato dai carabinieri della Compagnia di Marsala, in flagranza di reato, per furto all’interno di un garage condominiale situato nella zona delle case popolari tra via Istria e via Salemi. Nel corso di un servizio di controllo del territorio, i militari del nucleo Radiomobile, ricevuta una segnalazione, notavano un uomo incappucciato intento a portare via qualcosa da un box la cui saracinesca era stata alzata. Alla vista dei carabinieri, il giovane fuggiva scavalcando un muretto, ma dopo un breve inseguimento veniva bloccato e arrestato. Stava rubando una bicicletta e materiale elettrico vario. Poi, tutto restituito ai proprietari. Il giudice convalidò l’arresto, rimettendolo però, in base alla legge, in libertà, con la misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di Marsala e con divieto di uscire da casa in orari prestabiliti.