Questa volta almeno hanno avuto la delicatezza di risparmiarci la sfilata.
Sei mesi dopo la pantomima sono stati consegnati i lavori per il del padiglione Covid di Marsala. O almeno la versione ridotta del progetto faraonico annunciato il 3 dicembre.
Ieri, l’ingegnere Tuccio D'Urso, il soggetto attuatore della struttura tecnica di supporto, che in Sicilia sta coordinando gli interventi sulle strutture sanitarie in ottica anti-Covid, è stato a Marsala. Un sopralluogo al cantiere e la consegna dei lavori alla ditta che si è aggiudicata l’appalto. Adesso, dovrebbe essere tutto vero, ed è stato fatto in gran silenzio, senza telecamere (nemmeno quelle amiche), senza politici al seguito, e tabelloni appesi in giro per l’ospedale.
Da mesi, da quando a Dicembre il Sindaco di Marsala, Massimo Grillo, e il commissario dell'Asp Paolo Zappalà, hanno inscenato l'avvio dei lavori della struttura, che dovrebbe sorgere accanto all'ospedale "Paolo Borsellino", la redazione di Tp24 (qui tutti i nostri articoli) si è battuta perché venissero rese pubbliche le carte dell'imponente opera pubblica, che, secondo Sindaco e commissario dell'Asp, sarebbe stata pronta a Maggio, composta da tre piani, più di 100 posti letto e costata 12 milioni di euro.
In realtà abbiamo scoperto che le carte del progetto non esistevano, che la "posa della prima pietra" fu fatta senza nulla in mano. E Tp24 ha sempre chiesto i documenti, perchè gli unici dati della Regione dicono altro: a Marsala si farà un potenziamento del pronto soccorso e la creazione di nuovi posti di terapia intensiva. Nulla a che vedere con la faraonica opera annunciata a Dicembre da Grillo e Zappalà.
Nelle scorse settimane Tuccio D’Urso ha approvato due progetti, sul piano tecnico e amministrativo. Uno è quello da oltre 12 milioni, con tre piani, e irrealizzabile perchè, come detto anche dal progettista non ci sono i soldi. Il secondo, su cui si è dovuti virare, prevede 10+6 posti di terapia intensiva e l'ampliamento del pronto soccorso. Più che un padiglione, una piccola dependance, l’abbiamo definita. E che costerà 6 milioni di euro.
Nei giorni scorsi è stato firmato il contratto, come dicevamo, tra il soggetto attuatore e ’l’A.T.I. Consorzio Stabile Agora s.c.a.r.l., con sede legale a Tremestieri Etneo (Catania). I lavori saranno realizzati dalla Operes, società consorziata nell’Ati che si è aggiudicata l’appalto con una riduzione dalla base d’asta del 28%, pari a 5,8 milioni di euro.
Nel contratto si legge anche che i lavori dureranno 300 giorni dalla data di consegna degli stessi, quindi a partire da ieri se ne riparla il prossimo marzo.
Questo si legge nelle carte fino a questo momento pubblicate sul sito della regione dedicato agli interventi sulla rete ospedaliera. Carte pubblicate a singhiozzo e in maniera confusa. Anche perchè quando a dicembre si diceva che si stavano consegnando i lavori, in realtà non c’era nessun contratto firmato e nessun progetto esecutivo approvato. E i documenti che adesso vengono fuori sono la prova delle bugie che per mesi hanno detto dalla Regione, dall’Asp e dall’amministrazione comunale di Marsala.
Intanto a Marsala continua ad oltranza l’occupazione di Sala delle Lapidi da parte dei consiglieri comunali. I consiglieri si sono svegliati tardi, quando il pasticcio è stato compiuto sul padiglione Covid, e quando si sono resi conto che, davanti alle cose scoperte da Tp24, non potevano più difendere le prese in giro dei loro referenti politici.