Due persone querelate, l’ex compagno e l’ex suocero, entrambe finite con due assoluzioni nell’arco di appena una decina di giorni.
Una vicenda che vede oggetto di liti familiari l’affidamento del figlio minore dopo la separazione tra i due compagni che l’hanno portato al mondo. Prima è stato assolto, dall’accusa di lesioni, il compagno e poi, da quella di minacce, il suocero. Quest’ultimo è 60enne marsalese, D.T., che la nuora aveva denunciato affermando che questi, nell’agosto 2016, le avrebbe detto: “Sei una pazza, sei una putt... se torni un’altra volta qua, ti sparo, ti toglierò il bambino perché con i soldi mi comprerò tutti”. Ma nel processo, davanti al giudice monocratico Giuseppina Montericcio, non è emerso alcun riscontro circa l’asserita minaccia.
Anzi, D.T., difeso dall’avvocato Laura Errera, con testimoni e con il deposito di messaggi e di una registrazione, ha dimostrato che aveva solo detto: “Se disturbi ancora ti denuncio per stalking”. Poi, lei, per ripicca, avrebbe detto all’ex compagno: “Vedrai che denuncia farò io”. Presentava, quindi, una dura querela. Ma le accuse, nel processo, non hanno retto.
A smontarle, punto per punto, è stata l’avvocato Laura Errera, che evidenzia come “tutti i testimoni abbiano raccontano una storia pesante in cui la signora si appostava e aveva atteggiamenti abnormi in caso di diniego alle sue richieste”. La donna si era costituita parte civile. “Sono contento – ha commentato D.T. dopo l’assoluzione - tutte queste querele sono un calvario per noi, ringrazio lo studio Errera”. Aggiunge l’avvocato Laura Errera: “I comportamenti di chi usa le querele come arma, vanno condannati con fermezza perché pure così si combatte la violenza”. L’ex compagno, difeso da Salvatore Errera, era stato accusato di aver afferrato la donna per il collo e di averla fatta cadere a terra. Con una registrazione audio, però, l’uomo è riuscito a dimostrare che lui non picchiò l’ex compagna. Anzi, era stata quest’ultima a cercare di impedirgli di uscire dalla sua abitazione quando questi decise di chiudere la discussione.