Bisogna stare sempre molto attenti a non fare passi falsi quando si compra qualcosa sul web e soprattutto mai inviare i propri documenti d’identità a persone o società che non siano più che affidabili.
Altrimenti si rischia grosso. Nel primo caso, di essere truffati. Nel secondo, addirittura di finire sotto processo nei panni del truffatore. Ne sanno qualcosa un marsalese (F.G.) che pensava di fare un ottimo affare comprare un pc portatile per 700 euro e un 29enne della provincia di Pavia, Paolo Garganese, finito sotto processo, in Tribunale, a Marsala, con l’accusa di avere truffato il primo. Lui, però, è risultato essere all’oscuro di tutto. E alla fine è stato assolto.
A difenderlo è stato l’avvocato Salvatore Bilardello. Il legale, infatti, è riuscito a dimostrare che anche il suo assistito è stato vittima in questa vicenda.
Era, infatti, accaduto che in precedenza il Garganese aveva inviato delle carte, tra cui il suo documento di identità, nel tentativo di trovare un lavoro. Qualcuno, però, rimasto al momento ancora ignoto, si è impossessato della sua carta d’identità e l’ha utilizzata per truffare l’acquirente marsalese. Quest’ultimo, infatti, quando gli fu chiesto di pagare il computer con una carta di credito prepagata (con un pretesto gli fu chiesto di non pagare tramite Ebay), per essere sicuro dell’identità del venditore, gli chiese un documento. E gli fu inviato quello di Garganese. A questo punto, si fidò e fece il versamento. Quando capì di essere stato truffato, non gli rimase che sporgere denuncia. Ma il giovane pavese non era il truffatore, come emerso, tra l’altro, da una perizia calligrafica disposta dal giudice su un documento di chi ha davvero ordito la beffa. “Due – ha detto il legale – sono i truffati in un solo colpo. Anche Garganese, che ha subito un furto d’identità, può essere considerato tale”.