E' stata dimessa dall'ospedale "Villa Sofia" di Palermo, ma dopo due giorni è morta in un altro ospedale, il "Buccheri La Ferla".
Eugenia Blandino, archietto di 37 anni è morta poco dopo il suo ricovero mercoledì scorso. I familiari distrutti dalla tragedia hanno presentato un esposto in Procura e hanno chiesto che venga effettuata l’autopsia per capire cosa ha provocato l’arresto cardiocircolatorio. La donna lascia il compagno e un bambino di 2 anni.
Lunedì la donna era andata al "Villa Sofia" perché non stava bene, ma dopo alcuni controlli è stata dimessa, le era stato indicato di fare degli ulteriori accertamenti ambulatoriali. Rientrata a casa si è sentita nuovamente male, decidendo così di tornare in ospedale. Questa volta però al "Buccheri La Ferla".
La donna è arrivata in codice giallo, intorno alla mezzanotte del 30 giugno. Le è stata fatta una Tac e una consulenza neurologica. Durante la notte la sua situazione clinica è peggiorata e intorno alle 7 del mattino è morta. I familiari ora vogliono la verità e sapere cosa sia realmente successo.
La comunicazoione dell'ospedale Buccheri, tramite la direzione: "Dispiaciuti e addolorati per la morte improvvisa, nell’esprimere la vicinanza alla famiglia e porgerle le più sentite condoglianze precisiamo quanto segue. La signora è pervenuta con mezzo proprio al pronto soccorso alle 00,24 del 30 giugno per il persistere di crisi epilettiche. La paziente per la stessa problematica il giorno prima si era rivolta ad altro nosocomio cittadino dove era stata sottoposta ad esami strumentali e dimessa con indicazione ad effettuare ulteriori approfondimenti ambulatoriali. All'arrivo al triage del nostro pronto soccorso le è stato attribuito il codice giallo. Dopo 40 minuti circa di attesa è stata visitata e sono stati effettuati gli esami di routine, una Tac encefalo e una consulenza neurologica per la cura delle crisi epilettiche che nel frattempo regredivano".
"Per un approfondimento diagnostico gli specialisti hanno disposto il ricovero in reparto. I sanitari durante la permanenza in pronto soccorso hanno informato la famiglia sullo stato di salute della loro congiunta. La paziente è giunta in reparto vigile e collaborante. Finite le procedure del ricovero, attorno alle ore 4,40, la signora si è addormentata. Improvvisamente intorno alle ore 6 gli infermieri di reparto hanno notato un improvviso peggioramento e l'aggravarsi delle condizioni di salute. E' stato immediatamente richiesto l'intervento del rianimatore, che ha praticato tutti i trattamenti sanitari del caso. Purtroppo alle 7,05 è stato costato il decesso. Al termine delle manovre salvavita i sanitari di reparto hanno immediatamente contattato la famiglia. Rimaniamo in attesa degli esiti degli accertamenti da parte dell’autorità compente. E' stata già avviata un'indagine interna sul percorso clinico diagnostico della signora”.