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05/07/2021 08:02:00

La Sicilia brucia. Domenica di fuoco, e adesso Musumeci vuole l'esercito

 Domenica di fuoco, ancora una volta, in Sicilia. 34 incendi in un giorno. La Regione si fa trovare impreparata davanti la nuova stagione degli incendi, e adesso il presidente Musumeci chiede addirittura l'invio dell'esercito.

34 i roghi che in totale hanno devastato ettari di vegetazione e lambito case e centri abitati. Nelle operazioni sono stati impegnati centinaia di volontari di protezione, 4 Canadair e 2 elicotteri coordinati dal Corpo Forestale della Regione e a supporto delle azioni di spegnimento dei Vigili del Fuoco e della stessa Forestale.

Fiamme, la mattina, nell’area di Bagheria, nel Palermitano, nel pomeriggio un nuovo incendio è avvenuto in queste ore lungo l’autostrada A29, tra le località di Balestrate e Partinico. L’arteria autostradale è  rimasta chiusa al traffico a causa dell’imponente coltre di fumo. Sul posto si sono radunate diverse squadre dei vigili del fuoco impegnate nello spegnimento del rogo.

Sempre nella stessa zona, inoltre, sono divampati altri incendi anche nelle zone di Madonna del Ponte, con una chiesa in pericolo, a Montelepre, a Camporeale, a Valguarnera e Grisì.

Un altro incendio  in provincia di Enna, nei pressi della centrale idroelettrica di Troina. In questa zona gli operatori sono interevenuti con i canadair nel tentativo di spegnere le fiamme. Effettuata anche l’evacuazione di alcune aziende agricole.

Un violento incendio, per esempio, è divampato nella zona nord di Siracusa, tra contrada Spalla e contrada Targia, e si è sviluppato alle spalle di un parco acquatico, che è stato evacuato dai vigili del fuoco, e di una rivendita di auto e caravan. Evacuato anche un albergo. Chiusa la strada per Melilli. I vigili del fuoco ed il personale della Protezione civile sono stati impegnati a lungo per domare le fiamme. Piccoli incendi anche su alcuni tratti della Siracusa-Gela, tra Noto ed Avola e tra Avola e Cassibile. Il fumo ha invaso la carreggiata e costretto la Polizia stradale ad un intervento.
A Siracusa, sempre per colpa degli incendi, sono stati evacuati un albergo e un parco acquatico, mentre la strada che porta alla località di Melilli è stata chiusa al traffico per ragioni di sicurezza. Nella giornata di ieri, invece, a essere interessata dai roghi è stata l’area di Agira, sempre in provincia di Enna.

Il presidente della Regione, Nello Musumeci, ha richiesto una riunione urgente della Unità di crisi nazionale della Protezione civile e l’impiego dei soldati dell’Esercito nelle aree rurali per far fronte alla difficile situazione creatasi nell’Isola in questi giorni, su due diversi fronti: la incessante caduta di cenere vulcanica sui centri etnei e i numerosi incendi, quasi tutti di origine dolosa, sviluppatisi in modo particolare nella Sicilia orientale.

Per domare gli incendi divampati nell’isola sono stati impegnati tre canadair statali, gli otto elicotteri della Regione e tutti i reparti a terra dei vigili del fuoco, dell’Antincendio regionale e del volontariato di Protezione civile.

“Abbiamo impegnato tutti i nostri uomini e mezzi – ha detto il presidente della Regione, Nello Musumeci – ma da soli di fronte alla tracotanza dei piromani, possiamo fare ben poco. Ci vorrebbe la galera a vita per questi delinquenti”.

In provincia di Trapani la zona più colpita è quella di Castellammare del Golfo.