Anche in Sicilia, nel diciassettesimo secolo, la musica veniva usata a scopo terapeutico, come terapia per il tarantismo, rito religioso che permetteva, attraverso musiche e danze, di guarire i disturbi provocati dal morso di un pericoloso ragno velenoso. Nasce proprio da questa antichissima usanza, di cui parla il monaco Athanasius Kircher nel suo trattato Magnes sive de arte magnetica (Roma 1641), il nuovo disco dell’Arianna Art Ensemble intitolato “Cimbalu d’amuri”, che prodotto dall'etichetta Almendra Music è uscito lo scorso 15 giugno. Le musiche del disco verranno presentate allo Stabilimento Florio di Favignana, domenica 18 luglio, alle 21.30.
Compongono l’Arianna Art Ensemble, Paolo Rigano alla chitarra barocca, Cinzia Guarino al clavicembalo, Debora Troìa alla voce, Silvio Natoli alla tiorba e colascione e Giuseppe Valguarnera alle percussioni.
L'idea di “Cimbalu d’amuri” nasce dalla tarantella Stu petto è fattu cimbalu d'amuri, della quale il gesuita tedesco Athanasius Kircher parla nel suo trattato sul tarantismo. “Questa tarantella parla di un amante non corrisposto, che identifica le sue pene d'amore con il cimbalu, il clavicembalo, e in particolare con le parti che compongono lo strumento, come tasti, corde, rosa e martelli– spiega Paolo Rigano, liutista dell’Arianna Art Ensemble - questo raro esempio di musica siciliana presenta caratteristiche popolari come il testo in dialetto e il ritmo di tarantella, ma lo strumento protagonista è il clavicembalo, sicuramente più adatto ad un contesto di musica colta, uno strumento presente nei palazzi nobiliari e ben conosciuto in tutte le sue parti da chi ha scritto la tarantella. Poco ci è stato tramandato attraverso la notazione musicale, ma da quanto emerge da una consistente documentazione dell'epoca, pare che le arie-canzuni siciliane fossero molto apprezzate in tutta Italia per le dolci melodie, le armonie ardite e per la bellezza dei versi, alcuni frutto della penna di famosi poeti”, conclude il musicista.
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La seconda edizione della rassegna “Pagine d’Estate - Autori in riva al mare” qualifica l’offerta culturale di questa stagione estiva che vedrà la presenza sull’isola di Favignana di autori di successo come Catena Fiorello, che darà il via alla manifestazione, Sabina Guzzanti, Stefania Auci, Gaetano Savatteri e Giancarlo De Cataldo. Tutti scrittori che amano il nostro arcipelago e che hanno un legame profondo con il territorio. Alcuni di loro raccontano, nelle pagine dei loro libri, la straordinaria bellezza e ricchezza storica e culturale delle isole Egadi. Nei limiti imposti dal covid, siamo sicuri del successo di questa iniziativa che, insieme alle altre, caratterizzeranno l’estate egadina». Queste le parole con cui il sindaco di Favignana - Isole Egadi Francesco Forgione saluta la rassegna letteraria promossa dalla Libreria Galli Ubik di Erice che prenderà il via mercoledì 28 luglio. Tutti gli appuntamenti, che si svolgeranno nel rispetto delle normative anticovid, avranno inizio alle ore 21.30. Dialogherà con gli autori la giornalista Jana Cardinale.
«Favignana è un’isola in cui ognuno può staccarsi completamente dalla realtà del quotidiano e vivere come in un sogno, e questo non vale solo per i turisti, ma anche per chi come me ama e vive in simbiosi con la propria terra d’origine cercando sempre di apportare la propria esperienza per valorizzarla, e vale anche per gli scrittori, che spesso si rifugiano in quest’isola per scrivere e traggono da questo luogo meraviglioso la fonte di ispirazione per le loro opere - ha dichiarato Maria Pia Salerno titolare della Libreria Galli Ubik - Ringrazio il Comune di Favignana per avermi dato ancora una volta fiducia, la famiglia Castiglione per il supporto prezioso nella realizzazione di una rassegna di tale livello, oltre che gli sponsor e l’ufficio stampa Ubik».
Il calendario degli appuntamenti prevede cinque incontri:
28 luglio, Catena Fiorello Galeano con “Amuri" (Giunti);
4 agosto, Sabina Guzzanti con “2119 la disfatta dei sapiens” (Harper Collins);
8 agosto, Stefania Auci con “L’inverno dei leoni” (Nord);
20 agosto, Gaetano Savatteri con “Quattro indagini a Màkari” (Sellerio);
5 settembre, Giancarlo De Cataldo con “Il suo freddo pianto” (Einaudi).