“Con la manovra di bilancio attualmente all’esame del Senato, il Governo, rinuncia di fatto alla compiuta ricerca della pace sociale da realizzarsi soprattutto mediante una reale lotta alle diseguaglianze con politiche di contrasto alla precarietà del lavoro e all’evasione fiscale, infittisce i nodi in materia di previdenza, penalizzando, particolarmente, i lavoratori dipendenti e a reddito medio basso con una pseudo riforma dell’Irpef e molto altro ancora”.
La dichiarazione della segreteria regionale della Uil Penitenziaria che oggi, a Palermo, ha partecipato allo sciopero di otto ore proclamato dai sindacati Cgil e Uil.“Del resto – aggiungono dalla segreteria regionale –, il disegno di legge di bilancio in discussione in Parlamento, anche in relazione alle politiche per la sicurezza e per il sostegno alle forze dell’ordine, al di là di alcuni timidi e ancora insufficienti interventi in tema di perequazione previdenziale, che giungono, peraltro, in ritardo di ventisei anni, è assolutamente insoddisfacente e non affronta, fra gli altri, i problemi connessi all’inadeguatezza degli organici e degli equipaggiamenti così come quelli riguardanti la tutela sanitaria e legale”.
“Siano pertanto scesi in piazza con i nostri striscioni e bandiere – concludono dalla segreteria –, oltre che per sostenere le rivendicazioni delle Confederazioni, anche per chiedere maggiore attenzione al comparto della sicurezza, le cui donne e uomini non possono essere considerati eroi solo quando viene chiesto loro di immolarsi al servizio del Paese”.