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17/12/2021 09:57:00

Trapani, il capo del Dap in visita alle carceri di Trapani

Il presidente del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria, Dino Petralia, oggi in visita alle carceri di Trapani, accompagnato dal direttore del personale Massimo Parisi e dal provveditore Calandrino.

“Una presenza – si legge in una nota diramata, questa mattina,  dalla segreteria regionale della Uil Penitenziari – che consentirà a far comprendere ai vertici del Dap, che il Pietro Cerulli i ha l'urgente necessità di avere un'attenzione particolare, attesa la particolarità derivante anche dal territorio in cui sorge e dalle varie tipologie di detenuti reclusi”. “Da circa tre anni – rilevano i sindacalisti della UIL - il carcere di Tapani è senza un direttore effettivo, e che la presenza saltuaria di un direttore preparato come Fabio Prestopiano dell'Ucciardone, in un grande penitenziario complesso come quello trapanese non è più' sostenibile quindi, è necessaria un'azione straordinaria per l'assegnazione di uno in pianta stabile, unitamente al comandante e vice Comandante del Nucleo traduzioni e piantonamenti.”

“Inoltre è necessario visto – osservano i rappresentanti sindacali - l'alto numero di eventi critici che accadono, accelerare la creazione dei circuiti penitenziari differenziati, che consentano di gestire sia i detenuti facinorosi con regole più' rigide, ma sopratutto dare una accelerata per potenziare le REMS, vista l'alta percentuale di detenuti con problemi psichiatri, che rendono difficile l'opera sia di gestione della sicurezza che del trattamento, esponendo il personale di polizia penitenziaria a una costante non più' accettabile condizione di stress psicofisico”. “Infine, il problema – conclude la nota della Uil Penitenziari - dell'organico deve essere affrontato, poiché la la legge Madia ha ridotto del 10% il numero dei poliziotti, non tenendo conto della costruzione del nuovo padiglione che ha portato la capienza dei detenuti dalle precedenti 324, ai 500 attuali, ma irragionevolmente non ha modificato la dotazione numerica dei lavoratori, quindi, senza ombra mancano all'appello almeno 40 unità di polizia penitenziaria per poter garantire sicurezza, trattamento e i diritti ai lavoratori”.