Prenderà il via oggi, 20 Dicembre 2021, al Tribunale di Trapani, davanti al giudice Roberta Nodari, l'udienza preliminare per decidere sulle richieste di rinvio a giudizio delle persone convolte nell'operazione Aegades. Era il 17 Luglio 2020, e per l'isola di Favignana fu un terremoto. Fu arrestato il Sindaco, Peppe Pagoto, in un'indagine che destò molto scalpore perché la Procura di Trapani riteneva di aver scoperto un giro di corruzione che, dai vigili urbani alle forniture idriche, attraversava tutta la vita delle Egadi. Poi, come spesso accade, con il tempo alcune accuse si sono sgonfiate ed alcuni soggetti sono usciti fuori dalle indagini. Dei 26 indagati iniziali, rischiano il processo in 19. Tra gli arrestati ci fu anche l'allora comandante della polizia municipale, Filippo Oliveri, l’ex vice sindaco Vincenzo Bevilacqua (che però adesso non risulta più nella lista degli indagati).
Le accuse sono di corruzione, peculato, falso ideologico in atti pubblici, turbata libertà degli incanti e turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, corruzione elettorale, abuso d’ufficio, smaltimento illecito di rifiuti pericolosi.
All'inizio era coinvolta anche al società Marnavi. I nomi dei due armatori italiani al vertice di Marnavi e di Vetor figuravano nell’elenco degli indagati, nella qualità dei rappresentanti del Raggruppamento Temporaneo di Imprese che aveva ottenuto dal ministero della Difesa l’aggiudicazione del contratto di fornitura di acqua potabile mediante navi cisterna nelle isole minori della Sicilia. La società è poi uscita fuori dall'inchiesta. Ne parliamo qui.
Tra gli indagati anche l’ex sindaco Gaspare Ernandez, che avrebbe ottenuto, con minacce rivolte al sindaco Pagoto, l’elezione della figlia Kim a presidente della commissione consiliare di controllo sull’Area Marina Protetta. Ed a proposito, tra i 19 per i quali si chiede il processo c’è anche l’ex direttore dell'Area Marina Protetta delle Egadi, Stefano Donati. Donati, secondo l'accusa avrebbe ottenuto rimborsi spese per ed indennità aggiuntive. Donati in cambio avrebbe favorito cooperative indicate dal sindaco per gestire alcuni servizi.
Sempre secondo l’accusa, poi, chi sosteneva elettoralmente Pagoto nella corsa al Sindaco (era stato eletto primo cittadino due volte) non subiva controlli dei vigili urbani, a differenza di chi sosteneva lo schieramento opposto.
Tra gli altri indagati anche l’ex assessore di Favignana Giovanni Sammartano, Giovanni Febbraio, dipendente comunale, Gaetano Surano, dipendente Eas, Alessandro Agate, Giuseppe Alcamo, Pasquale Baiata, Francesco Campo, Libero Giuseppe Carbone, Giuseppe Giacalone, Francesco Lombardo, Giuseppe Noto, Giovanna Sercia, Nicolò Ponzè, Stefania Ponzè e Salvatore Campagna.