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24/12/2021 08:07:00

Impedisce all'ex marito di vedere la figlia: donna di Castelvetrano assolta 

 “E’ stato premiato il coraggio di una madre che ha posto sopra ogni cosa, con sincerità e buona fede, il bene della propria figlia”. E’ così che l’avvocato Celestino Cardinale commenta la terza assoluzione per una donna di Castelvetrano, Sabrina Nadia Vincenzini, di 41 anni, tre volte processata in Tribunale, a Trapani, per il reato di “inosservanza di provvedimenti del giudice”.

Il Tribunale di Marsala le aveva ordinato, infatti, di consentire all’ex marito di vedere la figlia minorenne, ma lei ritenne di avere validi motivi per non obbedire alla decisione della magistratura.

Ha impedito, in particolare, che la figlia di pochi anni incontrasse il padre, su cui pendeva un’accusa di abusi nei confronti della stessa bambina.

Ad assolvere nuovamente la donna, difesa dall’avvocato Celestino Cardinale, è stato il giudice Patrizia Satariano. “E’ stato premiato – commenta l’avvocato Cardinale - il coraggio di una madre che ha posto sopra ogni cosa, con sincerità e buona fede, il bene della propria figlia”. I tre processi sono scaturiti da altrettante denunce presentate dall’ex coniuge. Secondo l’iniziale accusa, nel 2016, la Vincenzini avrebbe dovuto obbedire all’ordine del giudice marsalese, facendo vedere i figli all’uomo dal quale si era separata nell’ottobre 2014 a seguito di problemi giudiziari di natura familiare cui era andato incontro il marito (condannato in primo grado e assolto in appello). E proprio per queste problematiche, la donna aveva ritenuto opportuno impedire incontri tra la figlia, che viveva con la madre, e il padre. Ma anche in quest’ultimo processo, l’avvocato Cardinale ha spiegato che la condotta della donna era giustificata dalla pendenza, all’epoca, del procedimento a carico del marito. Quello delle querelle tra ex coniugi per l’affidamento dei figli e gli incontri con il genitore non affidatario sono, purtroppo, un tema ricorrente nelle aule dei tribunali. Con processi che spesso si rivelano una grande sofferenza soprattutto per i più piccoli.