Rue de Trèvise, tre anni dopo. Il luogo della terrificante esplosione che sconvolse Parigi, diventa il luogo della memoria, ma anche il luogo della protesta delle cosiddette “vittime dimenticate”.
E tra le “vittime dimenticate”, c'è la leonessa di Xitta, la ballerina trapanese Angela Grignano, sopravvissuta alla tragedia. Oggi, Angela, assieme ad altre 400 persone - tra chi è rimasto ferito, chi è diventato vedovo o orfano, chi ha perso la casa – è in quella strada e anche lei appenderà la sua foto sulla facciata del palazzo “saltato” in aria per una perdita dalle tubature del gas. Chiedono tutti giustizia.
Aveva 24 anni Angela quando rimase coinvolta nell'esplosione che le ha tarpato le ali. In Francia si era recata per cullare il sogno di volare, ossia di diventare una ballerina professionista. Rimase gravemente ferita ad una gamba. Questi tre anni li ha trascorsi tra interventi chirurgici, ma anche rimanendo immobilizzata nel letto per mesi per poi muoversi su una sedie a rotelle. La leonessa, però, non ha mai perso il suo ruggito. Più forte delle vicissitudini. Più forte di un destino beffardo. Ancorata alla vita e alla sua voglia di riprendere a volare.
Angela ha visto la morte da vicino e le ha sorriso. Sanguinante a terra, attorno a lei macerie e devastazione, ai soccorritori diceva: “Prendetevi cura di chi sta peggio di me”. Questa è Angela.
Oltre a lottare contro un destino crudele, da tre anni la leonessa di Xitta, però, è anche costretta a lottare contro un Comune, quello parigino, che continua a fare spallucce, dimenticandosi di lei e di tanti altri compagni e compagne di sventura.
“Il Comune – dice – continua a fare scaricabarile con l'azienda del gas”. Si rimpallano le responsabilità Comune e azienda. Di risarcimento, nemmeno a parlarne. Di quei 20 milioni di euro, sbandierati a favore di telecamere, come un primo risarcimento, nemmeno l'ombra.
Per Angela, e per tanti altri, oltre al danno, la beffa.
La ballerina dovrà subire un'altra operazione. La caviglia fa i capricci. Angela si aiuta con una speciale scarpa ortopedica e con le stampelle. C'è il rischio, però, di una amputazione. Qualcuno le ha suggerito di volare in America. E i soldi?