Lo scenario del blitz, eseguito, lo scorso mese di maggio, da Enrico Rizzi, nella frazione di Fulgatore, adesso sembra completamente diverso da quello prospettato dal nucleo familiare – oggetto dell'incursione – che querelò l'animalista e un suo collaboratore.
Il pubblico ministero Giulia Signaroldi, infatti, ha chiesto l'archiviazione del procedimento a carico di Enrico Rizzi e di Alessio Cugini.
A denunciarli, Nicolò Lazzarino, Rosaria Agosta, Paolo Lazzarino, Vasile Stadian Lazzarino e Caterina Chiarenza.
Si trovarono Rizzi e Cugini, intervenuti per un presunto caso di maltrattamenti di animali, davanti alla loro abitazione. Tensione alle stelle a tal punto che fu necessario l'intervento delle forze dell'ordine. Poi la querela. L'accusa mossa a Rizzi e Cugini, quella di aver invaso una abitazione privata e di aver violato la privacy della famiglia con una diretta Facebook.
Dalla visione delle immagini, però, è emerso che non ci fu alcuna violazione di domicilio, tantomeno violazione della privacy. Rizzi e Cugini rimasero sulla strada, raggiungendo solo il cortile dell'immobile. Da qui, pertanto, la richiesta di archiviazione pronunciata dal Pm. Parola ora al Gip. Nel frattempo, Enrico Rizzi annuncia, qualora venisse accolta la richiesta avanzata dal magistrato, che presenterà denuncia per calunnia contro i suoi querelanti che, però, hanno presentato, tramite il loro avvocato, opposizione.