Sbloccato il cantiere nel porto di Marinella di Selinunte. Le richieste dei pescatori che, esasperati dal completo intasamento della posidonia, ieri avevano protestato, ha prodotto un risultato. Ne avevamo parlato QUI e QUI.
La pala meccanica di cui aveva parlato l’architetto Ricciardi dell’assessorato regionale alle Infrastrutture è arrivata puntuale, alle 7,30 del mattino. Ed è all’opera, come anticipato dallo stesso architetto al sindaco Alfano, per ridare al porto la praticabilità necessaria per l’entrata e l’uscita delle barche.
E’ però difficile al momento dire se i lavori per la ricostruzione della banchina crollata nel 2018 rimarranno fermi fino al completamento della bonifica. Come non è ancora chiaro se la posidonia rimossa seguirà un percorso di trasformazione in compost, oppure dovrà essere smaltita a discarica autorizzata. L’argomento era stato affrontato a fine dicembre scorso, durante la visita degli assessori regionali Toni Scilla e Marco Falcone. In quell’occasione era stato anticipato che “l’indomani” sarebbe arrivata sul posto una ditta per valutare le modalità di rimozione e di smaltimento della posidonia. Che però è rimasta dov’era, fino a ridurre oggi il fondale a poche spanne.
Una cosa è certa, chi lavora con la pesca non poteva stare a guardare i lenti lavori di ricostruzione della banchina, avendo le proprie barche intrappolate tra le alghe.
EM