Pesca del gambero e posti di lavoro a rischio nella marineria in Sicilia. C'è una spada di damocle sulle marinerie siciliane che attendono con ansia il piano della Commissione europea che punta a ridurre notevolmente la pesca a strascico.
A Mazara, con ha marineria più importante d'Italia è a rischio la pesca del gambero rosso e viola. Ma si trovano nella stessa situazione anche le marinerie di Sciacca, Licata e Scoglitti qui la pesca è quella del gambero rosa. E poi Portopalo di Capo Passero fino alle marinerie etnee, oltre al gambero (rosso e rosa) predominano merluzzi, triglie, polpi, calamari, seppie etc. etc. Quasi la stessa situazione di Lampedusa mentre nel messinese è più frequente il gambero (rosso e rosa). Realtà che con il divieto della pesca a strascico vedrebbero compromessa buona parte della loro redditività e, con essa, la tenuta economica delle imprese.
In Europa la pesca a strascico garantisce il 25% del prodotto ittico pescato, che corrisponde al 40% dei ricavi delle imprese La Commissione ritiene che la transizione deve essere sostenuta da finanziamenti facilmente accessibili, dal lavoro scientifico per sviluppare e promuovere tecniche di pesca innovative e da un solido quadro di governance che consenta il dialogo tra le comunità di pescatori e ambientaliste».
Per la marineria però si tratta dello stop definitivo del settore con perdite di posti di lavoro non indifferenti e tantissime famiglie senza reddito. La Commissione europea ha invitato gli Stati membri a dare la priorità alla graduale eliminazione della pesca a strascico anche nei siti Natura 2000, aree che godono di una protezione minore. In Italia la Rete Natura 2000 è costituita da 2.625 siti, pari all’11,42% delle acque. Le proteste hanno interessato le marinerie di tutta l’Ue, facendo fischiare contemporaneamente le sirene delle imbarcazioni e mostrando scritte con la scritta “Sos Eu Fishing”.