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04/08/2023 00:00:00

Mazara scende in piazza per dire No alla chiusura della sede Inps

Mazara scende in piazza per dire No alla chiusura della sede Inps. E’ forte ed unanime la protesta che sindacati ed istituzioni muovono contro la decisione della direzione regionale dell’Inps di chiudere la sede di Mazara del Vallo. Una scelta che viene ritenuta “immotivata” anche in considerazione dell’offerta fatta nel tempo all’Inps dal Comune di mettere gratuitamente a disposizione dell’Istituto un locale comunale.

Ieri mattina anche il Sindaco Salvatore Quinci ed il Vescovo mons. Angelo Giurdanella hanno risposto all’appello dei sindacati partecipando al “sit in” di protesta organizzato dinanzi alla sede Inps di via Santa Maria di Gesù da Cgil, Cisl e Uil con la partecipazione dei segretari generali provinciali di Cgil e Uil Liria Canzoneri e Tommaso Macaddino e del componente della segreteria generale Cisl Palermo-Trapani Massimo Santoro, unitamente ai rappresentanti locali di categoria.

Presenti all’incontro inoltre: l’assessore comunale Teresa Diadema, il presidente del consiglio comunale Vito Gancitano ed il consigliere comunale Arianna D’Alfio.

Le parole dell sindaco Quinci "La decisione presa dall'ente di trasferire gli uffici dell'INPS in una sede diversa da quella offerta dal Comune è un atto autocratico che non possiamo accettare e sul quale intendiamo aprire un confronto. Con le organizzazioni sindacali abbiamo già deciso di organizzare un incontro formale con il direttore regionale per discutere i motivi di questa scelta e le implicazioni economiche che comporterà. Vogliamo capire la logica di risparmio economico che ha guidato questa decisione e verificare quanto l'INPS pagherà per i canoni di locazione degli uffici in cui il personale verrà trasferito. Questo è un aspetto importante che meriterebbe una spiegazione chiara e trasparente. Inoltre, non possiamo ignorare il fatto che questa decisione potrebbe avere un impatto significativo sul settore della pesca, che già sta affrontando diverse sfide. Il sostegno effettivo al settore della pesca dovrebbe essere una priorità, e siamo preoccupati che la mancanza di servizi dell'INPS possa costituire un ulteriore ostacolo per la sua crescita e sviluppo. Noi non ci fermeremo, vogliamo risposte concrete e soluzioni adeguate per affrontare questa situazione. Per questo motivo, tireremo in causa anche il Governo per valutare se ci sia la possibilità di intervenire e proteggere gli interessi della nostra comunità e del settore della pesca. Chiediamo il massimo impegno da parte di tutte le parti coinvolte per giungere a una soluzione condivisa e soddisfacente”.

Sono tante le reazioni alla notizia della chiusura della sede Inps di Mazara del Vallo. Dal vescovo monsignor Angelo Giurdanella, al circolo di Fratelli d'Italia. 

«Oggi sono qui perché voglio dare voce a chi non ha voce, perché questo sportello Inps a Mazara del Vallo era frequentato soprattutto da centinaia di pensionati e marittimi, che oggi sono costretti a raggiungere lo sportello di Marsala per il disbrigo pratiche». È quanto ha detto il Vescovo di Mazara del Vallo monsignor Angelo Giurdanella stamattina partecipando al sit-in organizzato dai sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil, davanti l’ex sede Inps di via Santa Maria di Gesù a Mazara del Vallo, chiusa nell'ambito della riorganizzazione degli uffici da parte dell'Istituto previdenziale. «I servizi alla persona vanno organizzati secondo i territori, tenendo conto di logistica ed esigenze – ha detto il Vescovo – i servizi per alcuni zone della nostra Isola, dove i collegamenti pubblici sono davvero carenti, non possono mettersi a confronto con quelli che si organizzano in Piemonte e Lombardia. Qui, come nel caso della chiusura dello sportello di Mazara del Vallo, assistiamo a scelte fatte a tavolino da persone che non conoscono affatto il territorio. Così facendo si annullano le relazioni umane tra le persone», ha concluso Giurdanella.

E come detto anche il circolo di Fratelli d'Italia "orgoglio e futuro" si schiera contro la decisione della direzione amministrativa INPS di chiudere l'ufficio territoriale di Mazara del Vallo per trasferire altrove il servizio.

"Riteniamo che una tale decisione di mantenimento e/o potenziamento di servizi pubblici debba essere ragionata sempre con il coinvolgimento dell'amministrazione comunale soprattutto quando questi servizi sono essenziali e riguardano città con popolazione consistente come quella di Mazara del Vallo - si legge in una nota del circolo -. Si potrebbe comprendere che il problema è legato al mantenimento dei costi di affitto e in tal senso suggeriamo al signor sindaco di Mazara del Vallo di mettere a disposizione un immobile disponibile nel centro della città tra quelli confiscati alla mafia con il duplice beneficio di mantenere il servizio INPS e rivitalizzare un ambiente urbano. Per questa ragione, il circolo Orgoglio e Futuro di Fratelli d'Italia farà sentire la propria voce presso le istituzioni e la direzione generale dell'INPS affinché venga mantenuta la sede dell'ufficio a Mazara del Vallo".